Nei giorni scorsi si sono verificati atti vandalici con danneggiamenti ai ristoranti palestinesi della città di Brescia che espongono sulle vetrine la bandiera e scritte contro il genocidio. Subito la risposta del Coordinamento Palestina di Brescia:

Rispondiamo subito alla provocazione sionista-fascista contro i ristoranti palestinesi della nostra città, esprimiamo solidarietà ai gestori e ai lavoratori e lavoratrici dei due locali Dukka e Nazzareni e scendiamo in piazza con un presidio lunedì 14 aprile alle ore 18 in Piazzetta Bella Italia.

La Brescia solidale con il popolo palestinese e antirazzista, che anche sabato ha partecipato con circa 400 persone alla manifestazione nazionale contro il genocidio a Milano, non può tollerare che in questa città agiscano sostenitori e complici del massacro di Gaza.

Fermare il genocidio!

Basta forniture di armi italiane ad Israele da fabbriche anche del nostro territorio come la Leonardo
Boicottiamo i prodotti israeliani, interrompiamo tutti i rapporti e gli interessi economici con lo stato sionista.

 

Dura anche la posizione del Centro Sociale 28 Maggio di Rovato:

Le Compagne e i Compagni del CentroSociale28maggio sono preoccupati e indignati per lo scempio compiuto a Brescia ai danni dei ristoranti Dukka, I Nazareni, Nativo, due dei quali palestinesi, nella notte scorsa, dopo la partecipatissima manifestazione nazionale di Milano del 12 aprile 2025 che ha visto 50.000 persone sfilare con la Palestina nel cuore.

Anche se i giornalisti mainstream scrivono che “non è chiara la motivazione del gesto” per noi è chiarissima.

C’è una saldatura tra il fascio-nazismo e il fascio-sionismo che promette tempi durissimi per il rispetto dei diritti umani nel nostro paese, una situazione di estremo pericolo per la convivenza sociale e civile.
Questo pericolo evidente è il risultato delle politiche dell’odio razzista messe in pratica periodicamente nei periodi di crisi.

Gli apprendisti stregoni continueranno a giocare con le nostre vite, il nostro presente e il nostro futuro, sbandierando con una retorica di mussoliniana memoria parole senza senso come “valori” e “identità”, dove, se ci guardiamo intorno, vediamo solo impoverimento, depressione, ignoranza, fuga all’estero dei giovani.

Siamo e resteremo ancora a lungo un Paese di pretenziosi provincialotti culturalmente al palo.

Il minimo che possiamo dire alla manovalanza fascio-sionista che si è macchiata di un gesto così vile, codardo e vigliacco: siete solo dei servi e tali resterete.