Un vero e proprio boom: la pedofilia online gode di ottima salute e continua a prosperare mentre si dibatte di privacy e minori: oltre 2 milioni di video (+220% sul 2023), quasi due milioni di foto e 410 gruppi segnalati sui social network sono solo la punta dell’iceberg del Report 2024 dell’Associazione Meter ETS (www.associazionemeter.org), presentato di recente.
Si tratta di dati verificati uno ad uno, in virtù dell’OSMOCOP (Osservatorio Mondiale Contro la Pedofilia) dal quale vengono passate le segnalazioni alla Polizia Postale e delle Comunicazioni con cui Meter collabora dal 2008. “Non solo: se questi sono i dati a cui noi abbiamo avuto accesso per denunciare, si sottolinea nel Report, le app criptate sono diventate lo strumento per eccellenza dei pedofili: una di queste è Signal, che con la crittografia garantisce una sicurezza quasi a prova di bomba. Solo nel 2024 abbiamo individuato 336 gruppi su Signal, 13 di questi sotto il fenomeno ‘Pedomama’. E, cosa più ributtante, ci sono neonati abusati subito dopo la nascita.”
Nel Report di quest’anno si segnala un aumento allarmante del fenomeno “Pedomama”, che identifica l’abuso sessuale perpetrato da donne, in particolare madri, nei confronti dei propri figli. Sebbene il fenomeno di abuso materno su minori sia difficile da accettare socialmente, è fondamentale riconoscerlo e affrontarlo per proteggere le vittime. Nel 2024, l’OS.MO.CO.P. (Osservatorio Mondiale Contro la Pedofilia) di Meter ha segnalato: 1.996.911 foto, 2.085.447 video, 8.034 link e 269 cartelle compresse contenenti file.RAR su bambini abusati. I video segnalati sono triplicati (+220%) rispetto ai 651.527 del 2023.
In parallelo, sono stati individuati e segnalati 410 gruppi sui social network. Nuovo e Vecchio Continente restano i principali centri di diffusione di materiale pedopornografico online. Nel Report Meter 2024 sono stati individuati 4.977 link ospitati su server americani e 1.475 su server europei, confermando il predominio dei continenti più ricchi e tecnologicamente avanzati che si rivelano essere i principali “padroni del web”.
Cresce anche la richiesta di materiale pedopornografico relativo alla fascia di età 8/12 anni con 1.589.332 minori fotografati e 1.678.478 minori ripresi in video. E in preoccupante aumento sono gli abusi su neonati con un totale complessivo di 2.400 segnalazioni di materiale prodotto e diffuso. Sono stati documentati casi di neonati abusati immediatamente dopo la nascita, in sale parto e su fasciatoi ospedalieri, alcuni neonati con il cord clamp nel cordone ombelicale.
L’analisi del Report Meter 2024 evidenzia come la maggior parte dei link segnalati sia associata a domini generici, principalmente .com. Su un totale di 8.034 link segnalati, ben 5.497 utilizzano domini generici. In particolare, il dominio .com si conferma il più utilizzato con 4.922 link nel 2024. Un link segnalato può indirizzare a un singolo file video o foto, ma anche a mega-archivi contenenti migliaia di file a sfondo pedopornografico. Questa tendenza evidenzia come i cyber-pedofili preferiscano scambiare materiale tramite piattaforme di file sharing con domini generici, spesso gratuite e a tempo. Numerosi siti web offrono infatti spazio temporaneo sui propri server, consentendo di caricare e condividere facilmente file o cartelle in totale anonimato. Questi link vengono spesso distribuiti tramite chat o gruppi.
Quanto all’Intelligenza Artificiale (AI), essa sta emergendo come una delle minacce più gravi nella lotta contro lo sfruttamento minorile online. Secondo il Report Meter 2024, gruppi pedocriminali attivi su piattaforme crittografate, nonché su dark web e deep web, stanno utilizzando l’IA per produrre e diffondere materiali sintetici ma altamente realistici che raffigurano abusi su minori, inclusi neonati. Sebbene alcuni contenuti generati dall’AI possano essere considerati “falsificazioni”, essi rappresentano comunque un grave pericolo perché: alimentano reti criminali già complesse da monitorare, oggettivano i minori, contribuendo a una normalizzazione degli abusi, aumentano la domanda di contenuti pedopornografici, spingendo gli sfruttatori a commettere abusi reali per soddisfare il mercato.
È essenziale che queste immagini sintetiche vengano universalmente riconosciute come reati a danno dei minori, anche se non rappresentano situazioni reali di abuso.
Nel 2024 il Centro Ascolto Meter ha seguito 490 casi, con una predominanza di situazioni di rischio online e abusi sessuali sui minori. Su 365 casi relativi ai rischi online, 350 riguardano dipendenze, mentre gli abusi su minori continuano a rappresentare una piaga sociale. Gli abusi su minori continuano a rappresentare una piaga sociale e sanitaria, con 38 casi seguiti nel 2024. 15 vittime hanno subito abusi sessuali recenti e 9 casi riguardano abusi avvenuti nel passato tra cui abusi sessuali da parte di sacerdoti, dimostrando che i traumi subiti possono avere conseguenze a lungo termine sulla vita delle vittime.
Per don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter ETS, “Non possiamo restare indifferenti. L’aumento di neonati tra le vittime dimostra che la pedocriminalità sta raggiungendo livelli di brutalità inimmaginabili. La crescita di abusi sessuali e il traffico di materiale pedopornografico è un problema globale che richiede azioni concrete. Meter continuerà a denunciare, sensibilizzare e collaborare con le autorità per fermare la pedocriminalità e proteggere l’infanzia”.
Qui il Report: https://associazionemeter.org/wp-content/uploads/2025/02/report_meter_2024-_web.pdf.










