I flash mob hanno la caratteristica che possono essere ripresi, modificati, arricchiti. Grazie al cielo non c’è copyright. Così un folto gruppo di donne e uomini hanno ripreso un flash mob fatto a Oslo visto molte volte in rete.
Circa 60 persone si sono ritrovate e hanno sfilato a tre a tre, con la kefiah e un fagotto insanguinato in braccio, a rappresentare quelle migliaia di bimbi morti sotto le bombe. Azione preparata in pochissimo tempo, ha funzionato.
Un lento camminare in mezzo al passeggio nella ricca Milano. Un impressionante movimento di persone decise a urlare, col loro silenzio, la follia in atto a Gaza e non solo. Una musica intensa accompagna il tutto. Mozart, Albinoni, Morricone trasformano il salotto milanese e irrompono di fronte ad un’indifferenza che un giorno verrà ricordata. C’è parecchia commozione.
Sfilano, la Digos si avvicina: “Potevate comunicarlo, c’è un’altra manifestazione…” Vengono tranquillizzati, nessuno sarà interrotto. In effetti in piazza Mercanti (che sembra oramai l’angolino destinato a tutti coloro che vogliono fare un presidio in centro) ci sono una decina di convinti animalisti che si battono contro gli allevamenti intensivi. Quattro schermi che mostrano immagini di animali maltrattati. Le due storie si incrociano, non vi è nessuna contraddizione, anzi, ci si sorride.
Attraversare i due incroci che ci separano da piazza Duomo non è scontato. Il corteo, proprio perché diluito, è lungo un centinaio di metri. Si chiede agli automobilisti, ai motociclisti e anche ad un tram di fermarsi, di avere due minuti di pazienza. Scalpitano, rombano, suonano… ma chi sfila ha lo sguardo fermo che li tiene al loro posto.
Si entra in piazza Duomo, molti passanti filmano, fotografano. Ci si avvicina al sagrato, c’è un “quadro” da formare. Corpicini a terra, scritta sul retro “DISERTATE” e alcuni con maschere bianche aiutano a creare l’atmosfera.
Cento scatti davanti a tutto ciò. La musica sfuma, partono, da sé, forti slogan per una Palestina libera.
Si avvicina un vigile, gli si va incontro per spiegare; invece, va diretto verso uno degli “attori” dicendo: “Non si puo’ fumare qui!”
L’amico spegne la sigaretta subito.
Si cerca di mostrare i massacri, si vede la sigaretta…
(98) Flash Mob Milano 28 marzo 25 – YouTube










