Alcune fonti parlano di 67 lettere di dimissioni dagli incarichi aggiuntivi volontari retribuiti che oggi verranno ufficializzate
Lo sciopero indetto dai sindacati il 19 febbraio scorso e la manifestazione sotto l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, non paiono aver sortito alcun effetto: la richiesta dei sindacati riguardo “La tempestiva sostituzione del Dirigente reggente con l’affidamento della reggenza ad altro Dirigente scolastico” non è stata accolta.
La situazione al liceo Rosa è certamente complicata e ormai fortemente conflittuale come denunciato anche dal comitato Insieme per il Rosa. I punti di forte contrapposizione riguardano in estrema sintesi l’accorpamento delle scuole Rosa e Ferrari e la presenza della Giaccone (Dirigente del Ferrari) quale Dirigente reggente al Rosa.
La Giaccone, anche a mezzo stampa, ha dichiarato che l’accorpamento Rosa- Ferrari non era stato voluto da lei e nel comunicato rilasciato da Insieme per il Rosa leggiamo che la reggente si era addirittura dichiarata contraria. Il comunicato stesso tuttavia denuncia: “Ma proprio verificando la genesi della proposta (dell’accorpamento Rosa-Ferrari n.d.r.), emergeva in modo incontrovertibile il fatto che la stessa Dirigente Giaccone si era fatta promotrice presso la CMTo (dichiarazioni emerse dal verbale di Città Metropolitana di Torino del 17/05/2024 n.d.r.), già nel mese di maggio, del progetto di dimensionamento (accorpamento n.d.r.) e totale riorganizzazione dei due Istituti sotto la propria dirigenza. Questo avveniva all’insaputa del Consiglio di Istituto e dei Vicari”.
Da questa situazione nasce la richiesta di sindacati e cittadini di sostituire tempestivamente la reggente in quanto si è incrinato il rapporto con la comunità educante, ma non solo: il comunicato afferma che la Giaccone non garantisce “il rispetto dell’art. 13, comma 4, del D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, che prevede che il dirigente assuma atteggiamenti leali e trasparenti e adotti un comportamento esemplare, in termini di integrità, imparzialità, buona fede e correttezza”.
Le dimissioni sono un segnale forte. La tipologia d’incarico per la quale sono state date le dimissioni non danneggerebbe gli studenti del liceo, ma c’è da chiedersi quanto il perdurare di una situazione così compromessa possa ripercuotersi sull’andamento e sulla serenità dell’ambiente scolastico.