Secondo quanto riferito dalla polizia stessa, gli agenti della polizia israeliana hanno fatto irruzione in due famose librerie di Gerusalemme Est della catena Educational Bookshop, dedicate all’identità palestinese e al conflitto arabo-israeliano, confiscando molti libri, mettendo a soqquadro la libreria e trattenendo il proprietario della catena in stato di fermo durante la notte.

Al quotidiano Haaretz  il fratello di uno dei proprietari  ha dichiarato che gli ufficiali hanno utilizzato Google Translate per stabilire quali libri (la maggior parte dei quali sono in arabo) confiscare. “Prendevano qualsiasi libro non gli piacesse”, dice. “Prendevano qualsiasi libro con una bandiera palestinese”.

Secondo il rapporto della polizia i fermati sarebbero accusati di “disturbo alla quiete pubblica”. In seguito alle proteste della comunità internazionale residente a Gerusalemme la polizia israeliana ha dichiarato  in una nota che le due persone sono state arrestate con l’accusa di “vendita di libri contenenti incitamento e sostegno al terrorismo”.

L’account X da cui abbiamo tratto l’immagine dei libri buttati per terra è nel frattempo stato sospeso.