Il comune di Parigi ha intitolato uno dei suoi parchi nel 20° arrondissement al compianto artista algerino Idir, in onore del suo contributo all’arricchimento della cultura globale e alla coltivazione dei valori della solidarietà e della fratellanza tra i popoli.

Idir, il cui vero nome è Hamid Charit, era considerato l’icona della canzone Amazigh. È nato il 25 ottobre 1949 nel villaggio di Ath Lahcen nella regione di Beni Yenni di Tizi Ouzou, e la sua carriera artistica è iniziata nei primi anni dei ’70.

Raggiunse la fama internazionale nel 1976 con la sua canzone in lingua Amazigh “A vava Inuova”, trasmessa in 77 paesi e tradotta in 15 lingue, che raccontava la vita quotidiana e la sofferenza degli abitanti della regione della Cabilia, nell’Algeria centro-settentrionale.

L’artista algerino Idir è considerato da molti l’ambasciatore dell’arte Amazigh in Algeria e Nord Africa. Il suo è stato un viaggio artistico che è andato avanti dall’inizio degli anni Settanta del secolo scorso, e le sue canzoni hanno mischiato le questioni d’amore con quelle dell’identità culturale diffondendo a livello internazionale i ritmi della musica locale.

Idir è morto il 2 maggio 2020, all’età di 70 anni, lasciando una grande eredità artistica e musicale tradotta in diverse lingue internazionali.

Nell’agosto 2020 è uscito in francese il libro “Idir l’eternel” (Idir l’eterno), prima pubblicazione sul compianto cantante algerino, ma non sarà senza dubbio l’ultima su chi era diventato l’icona della canzone Amazigh. Il giornalista e scrittore Omar Ali, che ne è il coautore insieme al giornalista e scrittore Saeed Qased, ha dichiarato: “Abbiamo trattato e analizzato tutte le opere artistiche che ha scritto, oltre alla sua carriera e al suo rapporto con argomenti come l’immigrazione, la lotta politica e culturale e i diritti delle donne”. Da parte sua, Saeed Qased ha detto, “Idir ha portato il canto della Qabilia fuori dal suo ambiente locale con la canzone, ‘A vava Inuova’ e ha contribuito a dare una sorta di immortalità a questa cultura”.

 

بلدية باريس تكرم الفنان الجزائري الراحل إدير

تكريما للفنان الجزائري الراحل إيدير، أطلقت بلدية باريس اسمه على إحدى حدائقها بالدائرة العشرين، لإسهامه في إثراء الثقافة العالمية وزرع قيم التضامن والتآخي بين الشعوب. ويعد إيدير أيقونة الأغنية الأمازيغية، توفي في 2 مايو/آيار 2020 عن عمر ناهز 70 عاما.

أطلقت بلدية باريس اسم الفنان الجزائري الراحل إيدير على إحدى حدائقها بالدائرة العشرين، تكريما لعطائه في إثراء الثقافة العالمية وزرع قيم التضامن والتآخي بين الشعوب.

ويعد إيدير، واسمه الحقيقي حميد شريت، أيقونة الأغنية الأمازيغية، ولد في 25 أكتوبر/تشرين الأول 1949 في قرية آث لحسن بمنطقة بني يني في تيزي وزو، وبدأت مسيرته الفنية في مطلع سبعينيات القرن الماضي.

بلغ الشهرة العالمية في عالم 1976 بأغنيته “فافا إينوفا” التي ذيعت في 77 بلدا وترجمت إلى 15 لغة، تناولت الحياة والمعاناة اليومية لسكان منطقة القبائل في شمال وسط الجزائر.

الفنان الجزائري إيدير، فنان يعتبره الكثيرون سفير الفن الأمازيغي في الجزائر وفي شمال إفريقيا. مسيرة تدوم منذ بداية سبعينيات القرن الماضي وأغان يتربع الحب وقضايا الهوية على عرش إيقاعاتها.

توفي إيدير في 2 مايو/آيار 2020 عن عمر ناهز 70 عاما، تاركا وراءه إرثا فنيا وموسيقيا كبيرا ترجم إلى عدة لغات عالمية.

في أغسطس آب 2020 صدر باللغة الفرنسية كتاب “إيدير الأزلي” وهو أول إصدار عن المغني الجزائري الراحل إيدير ، لكنه لن يكون بدون شك الأخير حول من بات أيقونة الأغنية الأمازيغية. ويقول الصحافي والكاتب أعمر علي الذي اشترك في تأليفه مع الصحافي والكاتب سعيد قاصد “تعرضنا لجميع الأعمال الفنية التي ألفها، إضافة إلى مسيرته، ولعلاقته بمواضيع مثل الهجرة، النضال السياسي والثقافي وحقوق المرأة”. من جهته قال سعيد قاصد “لقد أخرج إيدير الغناء القبائلي من محيطه المحلي بأغنية أفافا إينوفا، وساهم في إعطاء نوع من الخلود لهذه الثقافة”.