Siamo profondamente preoccupati per le recenti vicende coinvolgenti Giovanni Tizian, Nello Trocchia e Stefano Vergine, giornalisti del quotidiano Domani attualmente sotto inchiesta a Perugia per accesso abusivo e rivelazione di segreti. Tale situazione si è originata a seguito dell’esposto presentato dal Ministro Crosetto, il quale ha richiesto ai magistrati di identificare le fonti giornalistiche. Un precedente pericoloso, che vieta di pubblicare informazioni riservate sul ministro della Difesa Guido Crosetto, e che rischia di trasformare i giornalisti d’inchiesta in presunti violatori di segreti, invece che guardiani dell’informazione.

Questo scenario rappresenta un monito non solo per Domani, ma per l’intera categoria dei giornalisti. Inoltre è importante sottolineare che le informazioni divulgate erano vere e di interesse pubblico, e non documenti manipolati o fabbricati.

Sebbene l’indagine sia ancora in fase preliminare, è evidente che ci troviamo di fronte a un tentativo di mettere sotto accusa la libera informazione e di minare il ruolo fondamentale svolto dai giornalisti nel garantire la trasparenza e l’accountability nel nostro paese.

Esprimiamo la nostra solidarietà ai giornalisti coinvolti in questa inchiesta e ribadiamo il nostro sostegno alla loro integrità professionale. Lavorare nell’ambito dell’informazione è sempre più difficile, ma è fondamentale difendere il diritto dei giornalisti di portare alla luce la verità senza timori o intimidazioni.

Chiediamo che venga rispettata l’indipendenza della stampa e che venga garantita la libertà di espressione in conformità con i principi democratici sui quali si fonda la nostra società.

Rete NoBavaglio-Liberi di essere informati