Ieri, venerdì 15 marzo, ad Ancona sono scesi in piazza studenti e studentesse medi delle Marche per contestare un sistema scolastico che, nascondendosi dietro all’insegna del merito, nuoce al loro benessere, crea disparità e competizione, aumenta la pressione sulle prestazioni e contribuisce alle diseguaglianze.

La piazza è diventata colorata grazie ai disegni dei ragazzi e la musica ha ridato vita alle altrimenti aride strade della città. Hanno preso parola oltre a studenti e studentesse anche professori e professoresse, portando un importante contributo all’analisi critica del nostro sistema scolastico.

Alla realizzazione del presidio hanno contribuito la Rete degli Studenti Medi delle Marche, l’Unione degli Studenti Ancona, l’associazione Acu Gulliver di Ancona, il collettivo studentesco Garofano di Ancona e il collettivo Corto Circuito di Jesi.

La volontà dei ragazzi e delle ragazze non è solamente cambiare il sistema scolastico, ma più in generale combattere una dimensione sociale che fin da bambini ci abitua alla competitività e alla prevaricazione dell’altro, disvalori che stanno prendendo sempre più piede nella società a tutti i livelli. C’è bisogno di una riappropriazione degli spazi di autonomia, di uno scambio tra pari e di una destigmatizzazione di alcuni argomenti fondamentali nella vita dei ragazzi e delle ragazze, come la salute mentale o l’educazione sessuale.

La rete @scolasticamentesani ha prodotto un manifesto in cui si raccolgono le proposte concrete degli studenti e delle studentesse, come sportelli di ascolto efficienti, rispetto delle carriere alias, formazione dei docenti e soprattutto spazi di autonomia.

E’ importante che tutti gli studenti e tutte le studentesse facciano sentire la propria voce, per creare un contesto sociale diverso, in cui prevalgano il rispetto per l’altro e l’uguaglianza e soprattutto dove i ragazzi e le ragazze abbiano spazi di discussione e di scambio senza la costante mediazione e sorveglianza degli adulti.

Per sostenere la campagna segui la pagina Instagram @scolasticamentesani.

La scuola deve formare tutti allo stesso modo, perché trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere”.

-P. Calamandrei