L’Assemblea del Comitato Tutela Crinale Mugellano, sabato 14 ottobre 2023, si è aperta a Dicomano (FI) alle 18.30 con l’esposizione di una Mostra fotografica nella quale sono state documentate le alterazioni ambientali del crinale del Monte Giogo di Villore causate dall’inizio dei lavori per la realizzazione dell’impianto eolico industriale di AGSM-AIM Verona, fortemente voluto dalle amministrazioni comunali di Vicchio e di Dicomano e dalla Regione Toscana.

I lavori sono iniziati in data 8 giugno scorso, come da comunicazione del proponente, ma già in precedenza, l’impresa incaricata di fare i carotaggi preliminari di carattere geognostico aveva lasciato segni inconfondibili sul crinale. Come testimoniano le immagini della Mostra, la gran parte degli interventi ad oggi effettuati, ha arrecato alterazioni al territorio, quali al torrente del Solstretto, che alimenta l’acquedotto di alcune frazioni del comune di Vicchio tra cui Villore, alla viabilità che da Villore, Vicchio, sale a Porcellecchi, disboscamenti dalla Valvola SNAM al Giogo di Corella, modifiche irreversibili alla viabilità di Corella, Dicomano.

Le foto dei tagli e degli sbancamenti attuati lungo la strada che dal cimitero di Corella sale fino alla cosiddetta “valvola SNAM” sono solo i primi scatti relativi all’ impatto di portata incalcolabile che avverrà nel caso il Tar dovesse esprimere parere favorevole al progetto.

Ecosistemi naturali tra i meglio conservati, frammentati e compromessi, stravolgimento dei Sentieri CAI e dei Percorsi frequentati dal turismo lento ed escursionistico, abbattimento di castagni secolari e di marroni produttivi, esproprio di terreni agricoli, utilizzo improprio, scasso e intubamento di torrenti, segnaletica abusiva per allontanare arbitrariamente i camminatori e i visitatori delle montagne appenniniche, rifiuti risultanti dalle opere di carotaggio dispersi e abbandonati sul terreno. Per non parlare degli allargamenti e sbancamenti lungo la strada che sale dal cimitero di Corella, Dicomano, lungo la pista forestale e i sentieri che portano al crinale e dei numerosi depositi, vere montagne, di materiali di escavo ai margini del bosco e lungo la strada presso la Valvola SNAM.

In periodo di raccolta dei marroni, la viabilità di accesso in prossimità della Valvola SNAM, risulta inagibile, alla prima pioggia, da mezzi che non siano fuoristrada speciali.

Dopo i saluti di apertura gli interventi dei partecipanti al Comitato si sono succeduti cogliendo i vari aspetti storici, sociali, ambientali ed economici negativi conseguenti all’imminente colonizzazione eolica nei territori dell’Appennino Mugellano, nella zona di rispetto limitrofe ai siti Area Natura 2000 e ai confini del Parco Nazionale Foreste Casentinesi. E’ stato sottolineato in particolare come sia grave l’aver sottovalutato e in alcuni casi ignorato, sia da parte del proponente che delle amministrazioni preposte al rilascio delle autorizzazioni, gli enormi danni alla vegetazione e ai boschi, che rappresentano gli unici veri consumatori di CO2 in natura, quindi i nostri veri alleati nella lotta ai cambiamenti climatici, e garanti di biodiversità, altra nostra alleata contro il depauperamento delle risorse naturali della montagna, nonché il dissesto idrogeologico conseguente agli interventi realizzati.

Interessantissimi sono stati i riferimenti e le letture di passi dello scritto del marchese fiorentino Matteo Biffi-Tolomei (1730-1802) “Una tragedia ecologica del settecento. Appennino toscano e sue vicende agrarie” e l’aver colto e messo a fuoco le analogie di quanto sta accadendo oggi sul crinale col disastro ecologico che colpì i boschi appenninici della Toscana di fine ‘700. A causa delle nuove riforme leopoldine che, tra l’altro, liberalizzavano il taglio indiscriminato dei boschi della Riserva Appenninica, da centinaia di anni protetti dalle leggi medicee, si venne a creare una devastazione ambientale mai vista prima e un vero scempio paesaggistico ai danni degli Appennini Toscoromagnoli.

Il Comitato ha ringraziato i tanti cittadini, vere e proprie “sentinelle dell’ambiente”, che amando il loro territorio e frequentandolo abitualmente, hanno registrato osservazioni, fatto segnalazioni, inviato foto georeferenziate relative al degrado in corso nei luoghi a causa degli interventi, come evidenziati dalla mostra fotografica. E’ stato sottolineato come il rispetto dell’ambiente e della natura e la vigilanza sul territorio non siano compito inderogabile solo delle amministrazioni pubbliche o delle imprese private, ma costituiscano diritto/dovere del cittadino, come affermato dalla Legge unica ambientale (D.Leg. 152/06 e s.m.i.). La tutela del patrimonio ambientale naturale, della biodiversità e del paesaggio sono affermati specificatamente anche dall’art. 9 della Costituzione italiana, quindi il cittadino che segnala le irregolarità e gli abusi compie un atto assolutamente democratico di cittadinanza attiva.

L’assemblea si chiude con uno sguardo rivolto al futuro: i cittadini presenti all’Assemblea esprimono la volontà di riprendere in mano il proprio futuro e quello del loro territorio, il Mugello!

Ribadire con fermezza che esistono luoghi idonei a impianti industriali e luoghi che non lo sono, come l’Appennino Mugellano, in continuità ecologica e funzionale con i crinali del Parco Nazionale Foreste Casentinesi.

Continuare l’impegno assiduo per difenderlo dallo scempio dell’impianto industriale eolico del Monte Giogo di Villore, opporsi all’imposizione di lavori sbagliati nei presupposti e nella realizzazione, all’arroganza di chi l’impone, di chi li propone, più per interesse privato che per fornire un servizio al territorio, sono i passi fondamentali da compiere per tornare ad essere cittadini liberi, attivi e consapevoli.

Nello spirito del celebre Barone rampante di Italo Calvino, di cui ricorre il centenario, concludiamo dicendo: Libertà è star sull’albero a cantar e partecipare, controllare e difendere, sempre presidiare e agire per la tutela e il rispetto dei territori, dei paesaggi e dell’ambiente.

CTCM   Comitato Tutela Crinale Mugellano