A Torino il 4 novembre 2023 si è tenuta una manifestazione itinerante organizzata dal Coordinamento contro la guerra e chi la arma e dalla Assemblea antimilitarista, la prima iniziativa di piazza torinese a cui ha partecipato l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e dell’università insieme con la Scuola per la pace, il Coordinamento AgITe, la Cub, Rifondazione comunista e altri.

Dapprima ci siamo riuniti nella Galleria San Federico, dove si trova la sede del distretto aerospaziale del Piemonte, e poi ci siamo spostati in piazza Carlo Alberto, dove ci sono stati interventi a microfono e un flashmob. La contrarietà alla guerra e ai suoi orrori, alla militarizzazione della scuola e della società e il massacro della Prima guerra mondiale sono stati al centro dei diversi interventi.

In particolare, si è lanciato un grido di allarme perché Torino, persa la sua vocazione di “capitale dell’auto”, si sta riconfigurando come “città delle armi”, grazie alla Cittadella dell’Aerospazio, la cui prima pietra sarà posata il 28 novembre, in occasione della apertura della nona edizione dell’Aerospace and defence meetings, mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra, che riceve l’entusiastico appoggio delle autorità regionali e comunali.

Le grandi aziende di riferimento di questo progetto sono infatti, oltre a Leonardo, Thales Alenia, Avio Aero, Collins Microtecnica, insieme con il Politecnico per le attività di ricerca. Perciò la mobilitazione continuerà il 18 e il 28 novembre. Nel frattempo, mentre manifestavamo, nella vicina piazza Castello, si teneva la festa delle Forze armate che ora si ammantano dell’immagine di forze garanti “di democrazia, libertà e pace”. E mentre di là ci giungevano le note dell’ottocentesca canzone risorgimentale “Addio mia bella addio”, che esortano all’arruolamento (“…e se non partissi anch’io sarebbe una viltà”) noi intonavano “O Gorizia”:

O Gorizia, tu sei maledetta per ogni cuore che sente coscienza; dolorosa ci fu la partenzae il ritorno per molti non fu.

Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Torino

L’articolo originale può essere letto qui