Il Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR Italia) – branca italiana dell’International Fellowship of Reconciliation (IFOR) – esprime viva preoccupazione per la pericolosa e violenta escalation bellica che sta infiammando il vicino Oriente e va in senso totalmente contrario rispetto agli auspici di pacificazione e riconciliazione fra i popoli che, fin dal 1952, ispirano il più antico movimento pacifista e nonviolento presente in Italia.

L’improvviso e sanguinoso attacco di Hamas contro Israele, l’uccisione di centinaia di militari e soprattutto le violenze contro civili, con la cattura ed utilizzo di ostaggi israeliani e di nazionalità straniera, sono senz’altro da condannare come ingiustificabili crimini di guerra, in base alle norme del diritto internazionale. Va però ricordato, per amore di verità, che quello stesso diritto internazionale è stato impunemente e ripetutamente calpestato dallo Stato d’Israele, che per decenni ha portato avanti un’occupazione sempre più pressante ed aggressiva dei territori, privando il popolo palestinese dei suoi diritti essenziali e minacciandone la stessa sopravvivenza.

Il MIR Italia non condivide pertanto la falsa narrazione politica – amplificata opportunamente dai media – secondo la quale sarebbe intollerabile il pur grave attacco di Hamas contro Israele, mentre non ci sarebbe nulla da eccepire su mezzo secolo di arroganti occupazioni, uccisioni, segregazioni ed ingiustizie contro il popolo palestinese. Il MIR-IFOR ha sempre condannato – e condanna tuttora – il ricorso alla violenza sia terroristica sia bellica e ha promosso campagne di formazione alla resistenza civile e nonviolenta da parte dei Palestinesi, accompagnate da boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, di fronte ad ingiustizie, discriminazioni e violenze di Israele contro il popolo palestinese.
Quel che è certo è che l’attuale esplosione di violenza e di atti di guerra non aiuta né la giusta causa del popolo palestinese né il processo di dialogo e di riconciliazione tra i due popoli, che hanno il diritto di vivere in pace e di risolvere civilmente le loro controversie, senza l’intromissione di chi mira solo al controllo imperialistico delle risorse del vicino Oriente.

Ecco perché il MIR Italia, nel mentre invita a pregare l’unico Dio per tutte le vittime di questa guerra infinita e per la risoluzione nonviolenta del conflitto, fa anche appello al dialogo ed al ripristino della verità e alla giustizia (senza le quali la stessa riconciliazione non avrebbe senso) in merito al conflitto israeliano-palestinese, ricordando con le parole di Papa Francesco che: «il terrorismo e la guerra non portano ad alcuna soluzione, ma solo alla morte di tanti innocenti», in quanto non c’è una via alla pace, bensì la pace è la via.

Il MIR Italia, infine, condivide l’impegno della War Resisters’ International e della stessa IFOR a mobilitarsi per manifestare solidarietà e sostegno concreto sia a tutti gli obiettori di coscienza, il cui diritto è troppo spesso limitato o conculcato, sia a coloro che promuovono, in particolare in quei territori, approcci pacifici e nonviolenti alla trasformazione costruttiva dei conflitti.

Ermete Ferraro, Presidente del MIR Italia