Le e-bike (cfr. utilizzo di biciclette elettriche) e nove statue nell’area wilderness, sono escluse dall’Ente Parco Nazionale della Val Grande (Verbano-Cusio-Ossola). Definitivo NO al progetto!

L’Ente, meno male che c’è ancora un Ente di gestione parchi che dice “no”, respinge il progetto chiamato “ValGrande E-Bike” proposto dall’Unione Montana Valgrande e del lago di Mergozzo.

Il progetto prevedeva la realizzazione di ben due sentieri ciclo-escursionistici per biciclette elettriche e la “esibizione” di ben nove statue alte quasi dieci metri ciascuna da collocare al Pian Cavallone, un pianoro a più di 1500 metri di quota.

L’Ente Parco ha reso noto di aver stabilito che: “non è possibile escludere che il progetto presentato dall’Unione Montana Valgrande e del Lago di Mergozzo possa pregiudicare l’integrità del sito”.

Il progetto “Valgrande e-bike” dell’Unione Montana prevedeva l’istituzione di un itinerario ciclo-escursionistico con l’adeguamento dei percorsi e la realizzazione di “nuovi tracciati con interventi di integrazione e valorizzazione, rivolto all’incremento della fruizione sostenibile del territorio montano”.

Molto spesso queste sono le false motivazioni dettate per devastare i territori di alto pregio naturalistico e, sempre più di frequente, le Comunità Montane sono le principali devastatrici del territorio.

Oltre al tracciato descritto il progetto prevedeva anche l’installazione di “land-art” (cfr. arte del territorio) sul crinale di Piancavallone con statue dalle fattezze  umane, in grandezza un po’ sopra al naturale (si può affermare che l’altezza media non supera di frequente gli oltre due metri?).

Come comunicato dall’Ente Parco, nel dettaglio: “La relazione tecnica ha evidenziato che il progetto avrebbe comportato significative interferenze con l’integrità del sito e per la conservazione degli habitat e delle specie (alcune delle quali di interesse comunitario) presenti nella zona di protezione speciale e nella zona speciale di conservazione del Parco. Gli interventi avrebbero dunque rischiato di alterare l’unicità del paesaggio per cui è stato istituito il Parco Nazionale della Val Grande. In particolare, sono state sollevate preoccupazioni riguardo al rischio di erosione del suolo, all’alterazione del patrimonio naturalistico, e all’impatto sulla biodiversità causato dalla realizzazione e frequentazione degli itinerari ciclo-escursionistici, soprattutto in relazione all’utilizzo di biciclette elettriche (e-bike)”.

Le buone notizie fanno sempre fatica a circolare.