Scavi TAV al buio nelle barbe di Firenze

Se è dimostrato che:

  • la prima galleria ferroviaria ad Alta Velocità fra Castello e Rifredi è un colabrodo che perde acqua di falda da mesi, forse anni
  • il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze non sa niente del progetto di 12.888 metri di scavi TAV sotto la città: non è stato interpellato
  • non c’è il Piano di Emergenza che le norme ministeriali obbligano a predisporre prima dell’avvio dei lavori
  • l’attività della talpa per lo scavo è partita invece il 15 maggio, e il Comune di Firenze ne ha caricato su una pagina web il progetto esecutivo solo in ritardo e solo in parte, e senza nessuna iniziativa di presentazione pubblica dell’opera…… se tutto questo è vero…
  • che effetto ti fa sapere che proprio il Comune di Firenze, documentato sui danni ambientali registrati sul suo territorio e sul paventato rischio emergenza, risponde seccamente di non avere (testuale) “nessuna competenza in materia”?
  • che effetto ti fa sapere che la Regione Toscana, altrettanto informata e documentata, risponde (testuale) che “il Comune di Firenze, ai sensi dell’ex art. 28 del D.P.R. 380/2001, è il soggetto chiamato al controllo della conformità dei lavori al progetto” e che “per il controllo ambientale della fase attuativa è stata disposta l’istituzione dell’Osservatorio Ambientale nazionale del Nodo di Firenze”, reclamando “l’assenza di competenze della Regione sull’approvazione del progetto esecutivo” e suggerendo di domandare direttamente all’oste se il vino è buono (“pare opportuno che le richieste ed i dubbi espressi vengano rivolti ad RFI”)?
  • che effetto ti fa sapere che anche l’Osservatorio Ambientale si dichiara ‘non competente’, persino sull’acqua che filtra in più foto dalle pareti della galleria a Castello?
  • che effetto ti fa sapere che la Prefetto di Firenze, più volte interpellata sul Piano di Emergenza, non ha mai risposto, e non ha ancora accordato un incontro richiesto da mesi, benché abbia ricevuto dai Vigili del Fuoco della città la dichiarazione di mancata consultazione ?
  • come valuti il grado di indipendenza e di deontologia professionale dei giornalisti che, informati, tacciono?

Violenza pelosa a Piombino

  • E’ giustificata una ricetta che sostituisce una dipendenza energetica a basso costo (gas via tubo) con un’analoga dipendenza assai più onerosa (GNL, Gas Naturale Liquefatto)?
  • E’ logico imporre in nome dell’ambiente misure che aggravano più e più volte il bilancio ecologico del pianeta a causa dei metodi di estrazione, di trasporto e di rigassificazione di una fonte fossile?
  • E’ ancora provvista di senso la scelta di adottare un modello energetico fondato su emergenze smentite dai fatti, come i bilanci nazionali di esportazione del gas attestano, e la sostanziale inattività della Golar Tundra conferma?
  • E’ legittimata da qualche normativa ambientale la scelta di costringere il nostro Paese – col pretesto di una cobelligeranza mai avallata da una consultazione popolare – al ruolo di piattaforma internazionale di trasformazione e transito delle energie fossili?
  • Denota competenza istituzionale disdire notizie e ritrattare impegni solennemente assunti, come dal presidente-commissario Eugenio Giani, dinanzi al Consiglio regionale?
  • E’ corretto rovesciare le sorti di una città, di un litorale e di un’intera economia senza informare la popolazione?
  • E’ civile rifuggire come la peste gli incontri con la cittadinanza e concedersi solo a quelli di telecamere compiacenti?
  • Trasmette affidabilità l’abitudine a schivare all’infinito verifiche e confronti tecnici dopo avere assunto dinanzi a testimoni istituzionali l’impegno a onorarli?
  • Sarebbe del tutto inopportuno che anche in Toscana, di fronte all’atteggiamento autoritario e incongruente del suo governo, le scuole si comportassero come il Collegio dei Docenti e la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo di Quiliano (Savona), che hanno annunciato la volontà di formare le coscienze degli studenti a valori che nella realtà vengono disattesi e calpestati”?

Disboscamento “green” in Mugello

  • E’ decoroso che un soggetto con responsabilità pubblica si scagli contro un’istituzione come le Soprintendenze quando, adempiendo il proprio compito, esse esprimono legittimamente un parere indipendente su progetti di grande impatto?
  • E’ saggio non tener conto delle obiezioni dell’Ente Parco delle Foreste Casentinesi?
  • E’ rispettabile la volontà – liberamente espressa dal presidente Giani – di sovvertire addirittura le regole e le procedure per poter avere il sopravvento sulle conclusioni tecniche delle Soprintendenze?

Armi facili alla guerra e base militare a San Rossore

  • Ricorda forse l’azione di Giorgio La Pira, di Ernesto Balducci o di Lorenzo Milani la scelta di avallare e benedire il foraggiamento con denaro pubblico di una guerra repellente, esponendo per giunta sui Palazzi regionali bandiere della pace?
  • Si può classificare come intervento ispirato alla tutela dei valori ambientali quello di destinare a base militare parte di un parco regionale pregiato?
  • E’ buona prova di equità intergenerazionale attingere al PNRR, e caricare quindi sulle generazioni future i costi di “opere destinate alla difesa nazionale” di una popolazione che non è sotto attacco e alla quale non è mai stato chiesto alcun consenso alla cobelligeranza?

Ti sembra una regione… presentabile?

Associazione di volontariato Idra