Mediterranea su ispezione alla Mare Jonio: “Hanno costruito un meccanismo per impedire che ci sia una nave del #SoccorsoCivile sotto bandiera italiana: ma noi non ci arrendiamo”

Dopo la conclusione dei lavori di manutenzione, adeguamento e potenziamento dei dispositivi di soccorso, da martedì 22 agosto scorso la nave Mare Jonio è sottoposta a ispezione finalizzata all’ottenimento del Certificato di Idoneità necessario per riprendere le sue missioni in mare.

Ieri sono stati ufficialmente comunicati gli esiti dei primi, accurati e severi controlli effettuati per nove ore a bordo della nave da una Commissione guidata dalla Capitaneria di Porto di #Trapani, affermando che “all’attualità non sussistono le condizioni per il rinnovo/rilascio del Certificato d’idoneità.”

La stragrande maggioranza della “irregolarità” contestate sono riferite alla richiesta di certificare la nave per il servizio di “salvataggio/rescue.” Si intende negare questa attribuzione perché la nave non corrisponderebbe alla caratteristiche tecniche previste dalle Circolari n. 166 del 2021 e n. 167 del 2022 (Governo Draghi).

Mentre da una parte si riconosce che la nave è ben equipaggiata per le attività #SAR, dall’altra si contesta il fatto che la nave non è certificata secondo il Codice internazionale SPS (Special Purpose Ship) 2008, che prevede per le unità costruite dal maggio 2008 in poi di stazza superiore alle 500 tonnellate, particolari criteri costruttivi per gli scafi, la loro compartimentazione e i calcoli di stabilità, strutturalmente inapplicabili a un rimorchiatore costruito nel 1972 come la Mare Jonio.

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