Oggi, 15 agosto, a Kiev un giudice ha condannato Yurii Sheliazhenko “colpevole” di aver lottato contro la guerra. Yurii Sheliazhenko è un pacifista gandhiano e un ricercatore universitario. Da un anno era spiato dai servizi segreti ucraini e veniva considerato un pericolo per la sicurezza nazionale per via delle opinioni pacifiste che condivideva pubblicamente in tutto il mondo tramite social network e videoconferenze. PeaceLink ne condivideva le prese di posizione traducendo i suoi articoli in italiano. Yurii Sheliazhenko era ed è apprezzato in tutto il mondo per il suo coraggio, la sua cultura e la sua coerenza.

Quella di oggi è una pagina nera per l’Ucraina. La società civile ucraina viene criminalizzata per aver lottato per la pace. Un potere poliziesco spia le voci difformi e limita la libertà allo scopo di dare un segnale forte e autoritario a tutti. I Paesi che forniscono armi all’Ucraina stanno di fatto sostenendo un presidente responsabile dei servizi di sicurezza e quindi di questa azione liberticida. Zelensky guida una società dove non c’è spazio per il dissenso pacifista. I nonviolenti come Yurii Sheliazhenko vengono spiati, perquisiti e posti agli arresti domiciliari. Da oggi in poi vi sono ragioni sufficienti per dire che l’Ucraina non può entrare in Europa in quanto criminalizza il pacifismo, arresta il segretario del Movimento Pacifista Ucraino e processa le sue opinioni.

Massima solidarietà con Yurii Sheliazhenko.

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink