Un bombardamento avvenuto il 22 luglio, verso mezzogiorno, ad opera dell’esercito ucraino ha ucciso Rostislav Zhuravlev, membro della KPRF e corrispondente di guerra russo. Secondo quanto riferito, la troupe è stata colpita da munizioni a grappolo, proibite dal diritto internazionale, ma comunque vendute dall’Occidente all’Ucraina.

Rostislav Zhuravlev lavorava come corrispondente per l’agenzia di stampa RIA Novosti. Secondo il comitato investigativo russo, il fotoreporter RIA Konstantin Mikhalchevsky e due dipendenti del quotidiano Izvestia, Roman Polshakov e Dmitry Shikov, sono rimasti feriti ed erano presenti nella zona in quanto stavano girando un servizio sui bombardamenti ucraini che usano bombe a grappolo sugli insediamenti civili della regione di Zaporozhye contravvenendo alla parola data agli americani dallo stesso presidente ucraino, ovvero che tali munizioni sarebbero state usate su obiettivi rigorosamente militari.

La strage dei giornalisti russi e russofoni potrebbe essere premeditata in quanto l’esercito ucraino era a conoscenza della loro presenza nel luogo del bombardamento. Inoltre sembra che nessun raggruppamento militare russo di rilievo fosse registrato nell’aerea al momento dell’attacco.

Rostislav aveva partecipato alla Primavera di Crimea e fin dall’inizio degli eventi  delle Repubbliche Popolari del Donbass, documentando in modo imparziale gli orrori ucraini nel Donbass russofono fin dallo scoppio della guerra civile nel 2014.

Le Federazioni europea e internazionale dei giornalisti (EFJ-IFJ) si uniscono alla loro affiliata russa, l’Unione dei giornalisti e dei lavoratori dei media (JMWU), nel chiedere una rapida indagine sulla morte di Zhuravlev.

Andrei Jvirblis, segretario del sindacato dei giornalisti JMWU , ha dichiarato: “Rostislav Zhuravlev, corrispondente dell’agenzia di stampa ufficiale Ria Novosti, è stato aggiunto alla lista in costante crescita dei colleghi uccisi e feriti durante quasi un anno e mezzo di guerra in Ucraina, un paese che è diventato uno dei luoghi più pericolosi per il lavoro di giornalisti e professionisti dei media. Il JMWU chiede un’indagine approfondita sulle circostanze di questa tragedia e che le redazioni valutino i rischi di ogni incarico nel modo più rigoroso possibile, rispettando le note regole di chiara identificazione dei giornalisti in modo che non vengano confusi con i combattenti.

IFJ e EFJ hanno dichiarato: “Deploriamo la morte di un altro giornalista in questo conflitto mortale e sollecitiamo le autorità a indagare prontamente sull’uccisione di Zhuravlev. Esortiamo le parti in conflitto a fornire ai giornalisti la migliore protezione possibile per consentire loro di svolgere i loro compiti in sicurezza”.

https://europeanjournalists.org/blog/2023/07/24/ukraine-russian-journalist-killed-in-shelling/

https://profjur.org/

Il direttore generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, è intervenuto ufficialmente sulla morte del giornalista russo Rostislav Zhuravlev nella regione di Zaporizhzhia in Ucraina il 22 luglio. “Deploro la morte di Rostislav Zhuravlev e chiedo un’indagine sulle circostanze. I giornalisti svolgono un ruolo fondamentale nell’informare il mondo sulle situazioni di conflitto e devono essere protetti. Ribadisco il mio appello all’osservanza del diritto internazionale umanitario, compresa la risoluzione 2222 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla protezione dei giornalisti, dei professionisti dei media e del personale associato in situazioni di conflitto”, recita il comunicato stampa.

Dall’inizio della guerra, l’UNESCO ha aiutato i giornalisti in Ucraina a continuare il loro lavoro in sicurezza, fornendo loro dispositivi di protezione, formandoli sulla cronaca nelle zone di guerra e sostenendo la creazione di centri media. Rostislav Zhuravlev è il quattordicesimo giornalista ucciso in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022.

https://www.farodiroma.it/unesco-chiede-indagine-su-morte-rostislav-zhuravlev-giornalista-ucciso-da-una-bomba-a-grappolo/