Nel 2007 c’erano già state delle sentenze che chiedevano al governo nepalese di riconoscere il matrimonio tra persone dello stesso sesso e di formare un comitato per preparare una legge specifica. Inoltre dal 2015, grazie anche alla costituzione, i cittadini, che non si riconoscono né come maschi né come femmine, possono utilizzare un terzo genere sia nel passaporto che negli altri documenti ufficiali. Tuttavia nonostante questi passi avanti il matrimonio egualitario non era ancora stato riconosciuto. La svolta è avvenuta quando un cittadino nepalese, Adheep Pokhrel, e un cittadino tedesco, Tobias Volz, dopo essersi sposati legalmente in Germania nel 2018, hanno richiesto un visto non turistico per Volz nel luglio 2022, con l’intenzione di trasferirsi in Nepal. Non ricevendo il visto la coppia sottopose il proprio caso alla Corte Suprema, che così si pronunciò:

Se un cittadino straniero che afferma di essere sposato con un cittadino nepalese presenta un certificato di registrazione del matrimonio e il cittadino nepalese conferma il matrimonio, il governo deve esaminare le leggi sul riconoscimento delle relazioni tra persone dello stesso sesso. Sosteniamo che sia un diritto intrinseco di un adulto avere rapporti con un altro adulto con il suo libero consenso e secondo la sua volontà“.[1]

In merito a questa pronunciazione uno dei rappresentanti dell’organizzazione Human Rights Watch, ha dichiarato: “Sono passati 16 anni da quando la Corte Suprema ha ordinato a un comitato governativo di studiare la questione del riconoscimento delle relazioni tra persone dello stesso sesso. Il governo dovrebbe esaminare con urgenza il rapporto del comitato e l’analisi completa della corte sui cambiamenti legali che consentirebbero alle coppie dello stesso sesso di avere gli stessi diritti“.[2]

Lo scorso mese degli attivisti LGBTQ+ lanciarono una petizione, al fine di far rispettare le sentenze del 2007, ed il 28 giugno la Corte Suprema guidata dal giudice Til Prasad Shrestha, attraverso una sentenza provvisoria ha ordinato la registrazione legale dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Tuttavia nell’attesa che una legge sul matrimonio egualitario venga approvata, i matrimoni tra coppie dello stesso sesso verranno registrati “temporaneamente”[3] in un registro a parte. Questa sentenza è storica, perchè rende lo stato del Nepal il primo Paese dell’Asia meridionale a riconoscere e consentire il matrimonio egualitario fra persone dello stesso sesso. Gli altri stati dell’Asia meridionale, Bangladesh-Bhutan-India-Pakistan-Sri Lanka e Maldive, che si sono opposti anche alle unioni civili, dovrebbero prendere esempio dal Nepal. Nel resto dell’Asia, purtroppo solo Taiwan ha legalizzato il matrimonio egualitario. In merito alla sentenza, Dean Thompson, ambasciatore statunitense, ha dichiarato: “Mentre concludiamo il mese del Pride, ci viene ricordato che la libertà di sposarsi significa ben poco senza la libertà di sposare la persona che si ama. Il Nepal continua a dimostrare una leadership regionale nella promozione dei diritti delle comunità LBGTIQA+.”[4]

Fonti: https://www.greenme.it/lifestyle/costume-e-societa/nepal-consentire-matrimonio-persone-stesso-sesso/; https://www.gay.it/nepal-matrimonio-egualitario; https://www.gayburg.com/2023/07/il-nepal-e-diventato-il-primo-stato-del.html; https://www.gay.it/nepal-matrimonio-egualitario-2

 

[1] Cit da: https://www.gay.it/nepal-matrimonio-egualitario

[2] Ibidem

[3] Cit da: https://www.gayburg.com/2023/07/il-nepal-e-diventato-il-primo-stato-del.html

[4] Cit da: https://www.greenme.it/lifestyle/costume-e-societa/nepal-consentire-matrimonio-persone-stesso-sesso/