In merito alle notizie circa i piani statunitensi di trasferire bombe a grappolo all’Ucraina, Patrick Wilcken, ricercatore di Amnesty International su questioni militari, di sicurezza e di polizia, ha dichiarato:

“Da tempo Amnesty International denuncia che le bombe a grappolo sono armi inerentemente indiscriminate, che causano danni indicibili ai civili, in alcuni casi anche decenni dopo la fine di un conflitto”.

“La guerra di aggressione della Russia ha provocato enormi sofferenze alla popolazione dell’Ucraina. Sono sia le considerazioni di carattere umanitario che le preoccupazioni per i civili durante le guerre e dopo la loro fine ad aver portato 111 stati, tra i quali molti alleati dell’Ucraina, a ratificare la Convenzione sulle bombe a grappolo che vieta l’uso, la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio di tali munizioni”.

“I piani statunitensi di trasferire bombe a grappolo all’Ucraina rappresentano un passo indietro rispetto ai notevoli progressi fatti per la protezione dei civili sia durante che dopo i conflitti armati”.

“Amnesty International sollecita gli Usa a riconsiderare i loro piani, ad aderire alla Convenzione, a distruggere le scorte e a cessare di usare, produrre e trasferire bombe a grappolo”.

Ulteriori informazioni

Immediatamente dopo l’invasione su vasta scala della Russia contro l’Ucraina, Amnesty International ha condannato tale azione come un atto di aggressione, che è un crimine di diritto internazionale.

Amnesty International ha documentato crimini di guerra e altre violazioni del diritto internazionale umanitario commesse nel corso della guerra russa contro l’Ucraina, tra cui esecuzioni extragiudiziali di civili da parte delle forze russe, torture, violenze sui prigionieri di guerra, il deliberato bombardamento del teatro di Mariupol quando era usato come rifugio e ulteriori crimini di guerra.

In particolare, Amnesty International ha documentato l’uso delle bombe a grappolo da parte delle forze russe in molte città dell’Ucraina orientale; alcuni di questi attacchi costituiscono crimini di guerra.