«Un incontro emozionante e significativo, l’onore più grande della mia vita finora». Così Nicolò Govoni, Direttore esecutivo di Still I Rise, commenta l’incontro con Papa Francesco, avvenuto negli studi Rai di Saxa Rubra e andato in onda domenica 4 giugno su Raiuno nella puntata speciale del programma “A Sua immagine”, condotto da Lorena Bianchetti. Un evento di portata mondiale: non era mai accaduto prima che un Pontefice varcasse la soglia di uno studio televisivo.

«Fino a 5 minuti prima di entrare mi sembrava tutto estremamente irreale, non potevo credere ancora a quello che stava per succedere, ma quando ci siamo incontrati in studio, tutto è diventato più semplice. Parlare di temi complessi come l’istruzione, i diritti dei bambini, l’inquietudine dei giovani è stato semplice, facile, quasi come conversare con un vecchio amico», ha aggiunto Govoni.

Nel segmento dedicato al tema “Gioia e inquietudine”, il racconto della sua storia personale inizia con le parole della nonna, Mariuccia Malagutti, che ha raccontato il nipote bambino e adolescente come “un ribelle, che voleva fare solo quello che voleva”. Dopo anni turbolenti e tante delusioni scolastiche, Nicolò compie 20 anni e parte per quel viaggio in India che ha cambiato radicalmente la sua vita, dando una direzione alla sua inquietudine esistenziale e portando pochi anni dopo alla nascita dell’associazione Still I Rise, dedicata all’istruzione e alla protezione dei bambini profughi e vulnerabili in alcune delle aree più difficili del mondo.

«È stata un’opportunità davvero incredibile potermi confrontare con il Papa sull’importanza di riformare la scuola e renderla più umana, più efficace, in grado di valorizzare il singolo non solo nei suoi talenti, ma anche nella sua inquietudine. Un’inquietudine da vedere non nella sua accezione negativa, ma come preludio e scintilla di ogni cambiamento ».

A margine dell’incontro, Nicolò Govoni ha donato al Papa due libri, tra cui “Attraverso i nostri occhi”, la raccolta di fotografie scattate dai bambini profughi nell’hotspot di Samos.

A PROPOSITO DI STILL I RISE

Still I Rise è un’organizzazione non profit internazionale, fondata nel 2018: l’obiettivo è offrire istruzione, sicurezza e protezione a minori profughi e vulnerabili, rendendo accessibili percorsi educativi di alta qualità. La sede centrale è in Italia, mentre le attuali operazioni si dividono tra Nord Ovest della Siria, Kenya, Repubblica Democratica del Congo e Colombia. L’approccio educativo è duplice, a seconda del contesto di intervento: l’associazione gestisce scuole di emergenza e riabilitazione nei contesti più volatili (Nord Ovest della Siria e R.D.Congo) e Scuole Internazionali in quelli più stabili (Kenya e Colombia, in apertura). Attraverso quest’ultimo approccio è la prima non profit al mondo a offrire gratuitamente il percorso dell’International Baccalaureate a bambini e adolescenti in condizione di vulnerabilità. Nel 2022 l’associazione ha ricevuto il prestigioso Premio Madre Teresa per la Giustizia Sociale e nel 2023 è stata nominata al Premio Nobel per la Pace da due consiglieri della Repubblica di San Marino.

CHI È NICOLÒ GOVONI

Nicolò Govoni, classe 1993, è il Presidente e Direttore Esecutivo di Still I Rise. All’età di 20 anni inizia la sua prima missione di volontariato in un orfanotrofio in India, dove resta per quattro anni, durante i quali si laurea in Giornalismo. Nel 2018 si sposta sull’isola di Samos, in Grecia, e fonda Still I Rise. Nel 2020 Nicolò viene nominato per il Premio Nobel per la Pace per il suo impegno a favore dell’educazione e della protezione dei bambini rifugiati e riceve il Premio CIDU per i Diritti Umani dal Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Nel 2023 anche l’organizzazione da lui fondata riceve una nomina al Nobel per la Pace. Oggi Nicolò vive in Kenya e dirige le operazioni dell’organizzazione in quattro continenti.