L’esercito israeliano sta compiendo, dall’alba di oggi lunedì, un rastrellamento nel campo profughi di Jenin.

Secondo un medico dell’ospedale della città – raggiunto telefonicamente da Anbamed – i soldati stanno sparando alla cieca contro la popolazione e sono arrivati 15 feriti, dei quali tre sono gravi. Una ragazza di 18 anni è stata colpita alla testa a casa sua. Un giornalista palestinese ha testimoniato che i soldati hanno impedito alle ambulanze di evacuare i feriti e la postazione della stampa è stata bersagliata di pallottole per allontanare testimoni.

La stampa israeliana scrive che i soldati sono caduti in un agguato degli armati palestinesi e 5 militari sono feriti.

L’esercito ha mandato elicotteri Apache per sorvolare la zona ed evacuare i soldati assediati.

Famiglie palestinesi del campo di Jenin raggiunte telefonicamente da un’emittente televisiva araba hanno dichiarato di essere state prese in ostaggio, aggiungendo che i soldati intendono usarle come scudi per coprire la loro ritirata.

Il governo israeliano ha delegato al Ministro delle Finanze Smotrich, di estrema destra, la competenza per autorizzare le costruzioni edilizie in Cisgiordania e Gerusalemme occupate, senza passare dall’approvazione del Ministero della Difesa.

È una semplificazione delle procedure che di fatto rappresenta un’annessione allo Stato di Israele. La stessa stampa israeliana esprime perplessità sul passo che è un cedimento del premier Netanyahu all’estrema destra per allungare la vita del governo.

L’associazione pacifista israeliana “Peace Now” ha condannato il provvedimento, definito una minaccia per la pace.

L’impotente autorità palestinese ha diramato un comunicato nel quale ha annunciato che non parteciperà ad un incontro con il governo israeliano previsto per oggi.