Colonialism Reparation si rallegra della caduta dei simboli coloniali in tante città del mondo e invita tutte le altre città dove purtroppo dei simboli coloniali sono ancora presenti a seguire il loro esempio.

Prosegue, anche se a ritmo più lento, la caduta dei simboli coloniali diventata virale con l’esplosione delle proteste antirazziste a seguito della morte di George Floyd.

Negli Stati Uniti si prosegue con l’abbattimento del monumento alla Guerra americano-indiana a Santa Fe, con l’abbattimento dei monumenti a Theodore Roosevelt e a Abraham Lincoln a Portland, con la rimozione del monumento a Abraham Lincoln a Boston, con la rimozione del monumento a Cristiano IX di Danimarca a Saint Thomas, con la rimozione del  monumento a John O’Donnell a Baltimora, con la rimozione dei monumenti a George Rogers Clark e a Meriwether Lewis e William Clark a Charlottesville, con la rimozione del monumento a Thomas Jefferson a New York e quello a  Theodore Roosevelt a New York.

In Francia si prosegue con il cambiamento di nome in Rue des peuples autochtones dell’ormai ex Rue Christophe Colomb a Cayenne e con la rimozione del monumento a Victor Schoelcher a Le Lamentin.

Sull’isola Barbados si comincia il 16 novembre 2020 con la rimozione del monumento a Horatio Nelson a Bridgetown.

In Germania si prosegue con il cambiamento di nome in Lucy-Lameck-Straße dell’ormai ex Wissmannstraße a Berlino, con la dedica di una piazza a Rudolf Duala Manga Bell a Ulma e con il cambiamento di nome in Cornelius-Fredericks-Straße dell’ormai ex Lüderitzstraße e in Manga-Bell-Platz dell’ormai ex Nachtigalplatz a Berlino.

In Colombia si comincia l’11 giugno 2021 con la rimozione del monumento a Cristoforo Colombo a Bogotà e si prosegue con l’abbattimento del monumento a Cristoforo Colombo a Barranquilla.

In Canada si prosegue con l’abbattimento dei monumenti a  Vittoria e a Elisabetta II a Winnipeg, a James Cook a Victoria e a John Deighton a Vancouver.

In Messico si comincia il 5 settembre 2021 con la rimozione del monumento di Cristoforo Colombo a Città del Messico e si prosegue con l’abbattimento del monumento a Antonio de San Miguel a Morelia.

In Belgio viene rimosso il monumento a Émile Storms a Ixelles.

In Namibia si comincia il 23 novembre 2021 con la rimozione del monumento a Curt von François a Windhoek.

Alle Nazioni Unite si prosegue il 2 dicembre 2022 con la rimozione della  Ducasse d’Ath dalla lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO. (Nella parata tradizionale della città belga di Ath compare un “selvaggio”, raffigurato da un bianco vestito di nero, che porta un anello al naso e catene, N.d.R.)

Colonialism Reparation si rallegra della caduta dei simboli coloniali in tante città del mondo e invita tutte le altre città dove purtroppo dei simboli coloniali sono ancora presenti (come nel Regno Unito, in Francia, in Belgio, in Spagna, in Italia, in Costa d’Avorio, in Uganda, in Namibia, in Camerun, in Nuova Zelanda, in Grecia, ecc.) a seguire il loro esempio.

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