Da alcuni anni a Torino abbiamo assistito ad episodi nei quali le forze dell’ordine hanno utilizzato l’uso della forza durante il corteo della festa del 1° maggio

Singolari i virgolettati riportati nell’articolo della TGR Piemonte: “Porte aperte a tutti, ma fuori chi non ha nulla a che fare con la festa dei lavoratori” e “non esistono preclusioni se non nei confronti di chi fosse animato da intenti che poco c’entrano con la festa dei lavoratori”.

La conferenza stampa è stata riportata anche nell’edizione della TGR Piemonte delle 14 (minuto 5:45) dove vengono citati i 75 anni della Carta Costituzionale.

Sorge spontanea la domanda: chi decide chi c’entra o meno con la festa dei lavoratori?

In particolare l’anno scorso abbiamo assistito ad azioni preventive da parte delle FFOO. Ma queste azioni preventive sono legittime? La funzione delle forze dell’ordine è certamente quella di intervenire in caso di tensioni a protezione di tutti i manifestanti. Non è tuttavia quello che è successo l’anno scorso, dove manifestanti anche in età avanzata presenti al corteo sono stati buttati a terra e hanno avuto spiacevoli conseguenze a causa delle cariche della polizia durante il corteo. Cariche peraltro preventive, dato che in via Roma, dove si è formato il cordone per fermare una parte del corteo, non erano in atto tensioni.

La priorità dei sindacati confederali è quindi quella della tutela di tutti i manifestanti, oppure quella di non essere eventualmente contestati?

A proposito di Costituzione, Art. 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Resta aperto un interrogativo: la azioni preventive delle FFOO, effettuate tra l’altro con l’uso dei manganelli, in assenza di tensioni: contravvengono all’art. 21? Sono legittime?

Chi eventualmente dissente con i sindacati non ha quindi nulla a che fare con la festa dei lavoratori?

Sono in molti ad auspicare che il prossimo 1° maggio a Torino non si ripeta il solito scenario, che manifestanti, famiglie, persone di ogni età, possano liberamente manifestare in uno spazio sicuro.