La campagna di raccolta firme promossa dal movimento Free Assange Reggio Emilia per una mozione popolare a sostegno della cittadinanza onoraria a Julian Assange si è chiusa sabato 11 febbraio con oltre 1200 sottoscrizioni di cittadine e cittadini del comune capoluogo. Le firme vidimate sono state portate sabato stesso in municipio, dove a riceverle in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale è stata Annalisa Rabitti, assessora alla cultura, al marketing territoriale e alle pari opportunità.

Un risultato davvero soddisfacente, raggiunto in soli due mesi in quanto, ricordiamo, l’iniziativa si era avviata il 10 dicembre scorso, ricevendo il sostegno di associazioni, sindacati e forze politiche (Iniziativa Laica, Donne in nero, CGIL, ANPI, Auser, Coalizione Civica, SI, Possibile, Potere al Popolo, REC e, da ultimo, Più Europa) che ringraziamo per il prezioso contributo.

Sono stati due mesi molto intensi, in cui siamo stati presenti coi nostri banchetti in vari luoghi della città: piazze, mercatini decentrati, centri sociali e circoli ARCI; abbiamo inoltre raccolto firme ai congressi di categoria della CGIL e ad iniziative promosse da soggetti che ci hanno supportato in questa campagna.

Riteniamo che il conferimento della cittadinanza onoraria a Julian Assange sia un atto simbolico importante con cui l’Istituzione locale può sostenere la causa del giornalista ingiustamente detenuto in carcere, contribuendo al raggiungimento di una soluzione politica che porti alla sua liberazione.

Ricordiamo che il Consiglio Comunale di Reggio Emilia aveva già approvato lo scorso luglio una mozione a favore di Assange, iniziativa successivamente adottata da altri comuni della provincia, come Quattro Castella e Fabbrico; questo ci fa sperare che possa compiere un ulteriore passo approvando la nostra mozione.

Un bel segnale ci viene anche da Napoli, dove il 31 gennaio scorso il Consiglio Comunale ha approvato a larga maggioranza un o.d.g. per l’attribuzione della cittadinanza onoraria ad Assange, prima grande città europea, capoluogo di regione, ad assumere questa iniziativa.

Ci auguriamo che Reggio Emilia raccolga l’appello che non viene solo dagli attivisti del movimento, ma dal mondo della stampa, della cultura e della società civile di tutto il mondo, che vogliono difendere la libertà di espressione e il diritto a conoscere la verità.

L’iniziativa internazionale dell’11 febbraio aveva anche lo scopo di fare pressione sulle istituzioni troppo indifferenti alla vicenda Assange. Accogliendo questa proposta abbiamo iniziato il corteo davanti alla Prefettura dopo avere consegnato al prefetto una lettera dove si ribadisce la necessità del coinvolgimento degli apparati di governo per la liberazione di Julian Assange e nel contempo della salvaguardia della libertà di stampa che è fulcro della democrazia. Questa lettera verrà inviata come da noi richiesto, al Ministero degli Interni e al Ministero degli Esteri.

Movimento Free Assange Reggio Emilia.