Il governo israeliano non si cura della condanna internazionale contro la colonizzazione ebraica selvaggia delle terre palestinesi. Ieri, il governo ha dichiarato “riserva ambientale” vaste aree di terreni agricoli della zona di Salfit, a nord di Ramallah. I soldati hanno affisso avvisi di divieto di ingresso senza autorizzazione dei militari. Questi provvedimenti di norma precedono l’esproprio delle proprietà ai palestinesi per annetterle agli insediamenti ebraici limitrofi.

In un’altra  zona rurale di Salfit, un gruppo di coloni ebrei israeliani ha occupato con la forza delle armi, protetti dai soldati, altri terreni di proprietà palestinese, cominciando a recintarli e piantando alberi, prima ancora della confisca formale, con un provvedimento dall’esercito.

Sul fronte della repressione militare, ieri l’esercito di Tel Aviv ha compiuto l’ennesimo rastrellamento a Jenin, con ferimenti ed arresti.

Non cessano neanche gli ordini di demolizione delle case a Gerusalemme est, con il pretesto delle mancate licenze. Un odioso regime di Apartheid che costruisce case per ebrei provenienti da ogni dove e nega le licenze di costruzione alla popolazione autoctona.