Ultima Generazione respinge le accuse di danneggiamento aggravato dopo l’azione di protesta nonviolenta che si è svolta ieri all’esterno del Senato della Repubblica, imbrattato di vernice arancione lavabile. Oltre alla condanna del gesto da parte di quasi tutti i partiti e la censura del TG1, non si ferma la repressione volta a intimorire e criminalizzare chi sta cercando di portare l’attenzione sulle politiche del governo che continua a promuovere le fonti fossili.

SENATO IMBRATTATO DAL SOSTEGNO ALLE FONTI FOSSILI

La preoccupazione delle forze politiche per le contestazioni nonviolente di Ultima Generazione dovrebbe essere orientata sul collasso eco-climatico che sta condannando tutti a sofferenze e morte: secondo il rapporto di Legambiente sull’anno appena concluso, gli eventi meteo-idrogeologici sono aumentati del 55% rispetto al 2021: 310 fenomeni meteorologici che hanno provocato danni e 29 morti. L’Ufficio di Presidenza del Senato dovrebbe occuparsi di questo anziché di valutare la costituzione di parte civile e far costruire ulteriori barriere per separare il Palazzo dal Paese reale. Continueremo a opporci e ad agire perché non c’è altro che possiamo fare e perché non c’è più tempo da perdere.

NESSUN DANNEGGIAMENTO AGGRAVATO

Ultima Generazione respinge la tesi della Procura sulle accuse di danneggiamento aggravato, perché i cittadini hanno utilizzato esclusivamente vernice lavabile, che è stata facilmente rimossa durante la giornata di ieri e niente è stato danneggiato. I cinque attivisti sono stati trattenuti nella Questura di Roma fino alla tarda serata. Solo due ragazze di 20 anni sono state rilasciate alle 21:45, ma senza i loro telefoni cellulari, sequestrati pur non essendo stati utilizzati per compiere alcun reato. I tre cittadini che hanno passato la notte in custodia oggi sono stati liberati e per tutte le persone coinvolte il processo proseguirà il 12 maggio al Tribunale di Roma, che non ha applicato misure cautelari.

INTERVISTA ANNULLATA, PORTAVOCE FERMATO DALLA POLIZIA

Nella giornata di oggi un nostro portavoce è stato prelevato nell’albergo di Roma in cui si trovava, prima di poter raggiungere gli studi Rai per intervenire alla trasmissione Agorà Extra su Rai 3; si tratta di Simone Ficicchia, cittadino di Voghera (PV) su cui pende la richiesta di sorveglianza speciale che sarà discussa il 10 gennaio a Milano. Inoltre, è stata notevole la presenza delle forze dell’ordine davanti al Palazzo di Giustizia di Roma, per impedire qualsiasi manifestazione di solidarietà ai cittadini sotto processo.

Le richieste del movimento sono:

  • interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale;
  • procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW immediatamente e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili.

Per capire chi siamo e come agiamo, è possibile seguire ogni domenica sera alle h 21:00 una presentazione online su zoom, iscrivendosi a questo link.