Capodanno è alle porte e con esso una delle tradizioni più pericolose e dannose per festeggiare l’anno nuovo: l’utilizzo di botti e fuochi d’artificio (spesso anche illegali). Una “bruttissima abitudine” che in tante città (soprattutto da Roma in giù) non è più relegata soltanto al 31 dicembre ma è purtroppo diventata quasi quotidiana.

I problemi causati dai tradizionali fuochi/petardi sparati soprattutto nelle notti di Capodanno dovrebbero spingere i sindaci ad emettere ordinanze di divieto volte alla tutela delle persone, dell’ambiente e degli animali. Qualche sindaco da anni interviene puntualmente, ma nella stragrande maggioranza dei casi si chiudono gli occhi (e soprattutto le orecchie) e si tollera una “folle usanza” che ogni anno miete feriti e vittime: secondo i dati ufficiali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, negli ultimi dieci anni in Italia, nella notte di Capodanno, si sono registrati 6 morti e 3.040 feriti gravi a causa di petardi e fuochi d’artificio, mentre si stima che abbiano perso la vita circa 5mila animali, tra domestici e selvatici, per cause dirette e indirette riconducibili a botti e petardi.

Uno dei tanti lavori di ricerca sugli effetti dei botti sui nostri animali, quello dell’ARPA della regione Marche (eseguito in collaborazione con il Medico Veterinario D.ssa Maria Chiara Catalani), ha confermato che il rumore generato in occasione dello svolgimento di spettacoli pirotecnici, che può definirsi come “fastidioso” per l’uomo, può invece essere percepito come “insopportabile” per il cane, che reagisce secondo uno o più effetti che vanno ad alterare il suo stato ed il rapporto con i simili e con la famiglia in cui è inserito. Qui lo studio: https://www.snpambiente.it/2022/06/17/leffetto-del-rumore-dei-fuochi-artificiali-sui-cani/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=leffetto-del-rumore-dei-fuochi-artificiali-sui-cani.

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha realizzato un decalogo su come mettere in sicurezza gli animali. Ecco alcune indicazioni e qualche suggerimento per proteggere gli animali dai botti di Capodanno: tenere gli animali lontani dai festeggiamenti; non lasciarli soli, per evitare reazioni incontrollate; non lasciarli in giardino, per evitare che fuggano spaventati; chiudere persiane e finestre (per insonorizzare al meglio la casa) e tenere alto il volume della radio e della televisione; permettere agli animali di rifugiarsi dove preferiscono e dove si sentono più al sicuro, anche se si tratta di posti solitamente vietati; durante le passeggiate, fare attenzione a tenere i cani al guinzaglio, senza mai liberarli, per scongiurare il rischio di fughe, a causa della paura; discutere col veterinario per paventare una terapia di supporto, se soffrono particolarmente i rumori dei botti; evitare assolutamente di somministrare terapie fai da te; se possibile, organizzare gite fuori porta, lontani dai centri urbani, dove si concentra la maggior parte dei festeggiamenti; chiedere al Comune un’ordinanza contro i botti e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla pericolosità dei fuochi d’artificio per gli animali domestici e selvatici https://www.oipa.org/italia/.

Kodami, infine, ha lanciato una vera e propria campagna di sensibilizzazione attraverso un video realizzato da Luca Iavarone, direttore creativo di Ciaopeople, in cui sono i bambini a spiegare agli adulti perché quella dei botti è un’usanza letale nei confronti degli animali. Qui il video:

https://www.kodami.it/video/bambini-e-botti-di-capodanno-quel-no-a-favore-degli-animali/