La Life Company ci riprova, presenta di nuovo una richiesta di Valutazione d’Impatto Ambientale alla Provincia di Biella per un inceneritore per rifiuti speciali a Cavaglià.

Stessa tipologia di progetto come quello che la stessa azienda ha ritirato – perché pieno di lacune – nel settembre scorso.

“Eravamo pronti” dice Anna Andorno portavoce del Movimento Valledora “tanto che già da qualche giorno abbiamo pubblicato sulla nostra pagina Facebook un post per raccogliere fondi”. Serviranno per le osservazioni che l’associazione dovrà presentare a tempo debito su questa nuova procedura. Un impegno che ha i suoi costi, dovendo fare le cose per bene e dovendo di nuovo incaricare dei consulenti come per la precedente VIA.

“Una mole di lavoro che gli enti pubblici devono sobbarcarsi” dice Lucia Scagnolato consigliera del Comune di Cavaglià “per stare dietro a tutti i tentativi per realizzare impianti di dubbia utilità e di sicuro danno nel nostro territorio. Per fermare il precedente progetto è stato speso molto denaro pubblico oltre al lavoro da parte degli uffici comunali e delle associazioni, è assurdo doverlo replicare.”

Sembra proprio che l’azienda proponente voglia prendere i cittadini e i loro rappresentanti locali per sfinimento e approfittare della propria capacità economica e finanziaria.

“La speranza e la fiducia nelle istituzioni non deve mai morire, e da esse ci attendiamo azioni concrete. All’incontro avvenuto lo scorso giugno a Cavaglià con la Commissione Ambiente della Regione in collaborazione con le Province di Biella e di Vercelli e i Comuni interessati, il no al termovalorizzatore in Valledora era stato esplicito e corale, ora servono delle prese di posizione tecniche conseguenti.”

” Adesso andremo a leggere nel dettaglio” spiega il sindaco di Alice Castello Luigi Bondonno “rimane che in questa zona l’alibi di una produzione energetica ricavata dall’incenerimento dei rifiuti non reggerà mai. La Valledora era un’area poco densamente popolata quando è stato il momento di rovesciare tonnellate di rifiuti nelle discariche” spiega Bondonno “non può essere diventata ora una zona metropolitana energivora” e conclude affermando: “questo nuovo progetto è una presa in giro degli Enti coinvolti”.

Insomma il messaggio è chiaro ed è quello lanciato su Facebook dallo stesso movimento Valledora: “questo Natale regalati la possibilità di non avere un inceneritore dietro casa, dai un contributo a chi si occupa costantemente della difesa del tuo territorio.

Puoi fare la donazione che ritieni giusta sull’ iban dello stesso Movimento

IT70T 03268 44779 0538486 71140 associazione culturale Valledora odv.

Buone Feste!”

 Movimento Valledora