In Piazza Verdi a Bologna si è svolta venerdì 16 dicembre, dalle ore 17.30, ‘InCOSCIENZA’ una serata dedicata ai 50 anni del Servizio civile in Italia.

Durante il momento di festa per la ricorrenza sono state proposte testimonianze, dibattiti, proiezioni e musica dal vivo.
Alcuni “libri viventi”, persone con esperienza diretta nel campo, hanno parlato durante incontri personali e di gruppo.
E’ stato proiettato in prima visione il documentario “InCoscienza – 50 anni di obiezione e servizio civile” prodotto dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.
Attivo durante tutto l’evento anche un infopoint sul bando di servizio civile.

La Legge n. 772 del 1972 riconobbe l’obiezione di coscienza al servizio militare, istituendo il Servizio Civile.
800.000 giovani ne hanno usufruito, numero enorme per l’Italia.
Lo strumento consente un’esperienza di cittadinanza attiva in cui i giovani sono protagonisti di azioni di solidarietà e costruzione della pace.

L’evento ‘InCOSCIENZA: 50 anni di obiezione per la pace’ è stato organizzato da Amici dei Popoli, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Cefa Onlus, Co.Pr.E.Sc. di Bologna, FISM Bologna, Ispettoria salesiana lombardo emiliana, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna.

Spiegano gli organizzatori: «L’iniziativa ha rappresentato un momento di festa ma anche di dibattito e confronto pubblico sul senso della difesa civile non armata e nonviolenta oggi, e sulle possibili vie di costruzione della pace attraverso il Servizio Civile Universale in Italia e all’estero, un’occasione per far conoscere i valori fondanti del Servizio Civile e le diverse occasioni offerte, attraverso la voce di operatori volontari, ex obiettori, attivisti e operatori di pace».
Nell’incontro hanno parlato , fra gli altri, Eugenio Santi , presidente GAVCI ed ex obiettore di coscienza, su ‘Obiezione di coscienza: una storia di lotte nonviolente’, Laura Milani, presidente CNESC (Conferenza nazionale Enti Servizio civile) , su ‘Il servizio civile oggi: costruire, crescere, sognare’, Daniele Lugli, presidente emerito del Movimento nonviolento, su ‘Obiettare oggi in Italia e all’estero’.
Alcuni volontari in servizio civile in Italia e all’estero hanno raccontato la propria esperienza.

Vi proponiamo un breve brano dall’intervento di Eugenio Santi.
“Chi è il vero nemico?
Noi obiettori di coscienza al servizio militare non abbiamo mai considerato la struttura dell’esercito un “nemico”; volevamo avere pari dignità per difendere la “patria” e quindi la nostra società dai veri nemici: la povertà, la solitudine, il razzismo, le ingiustizie, la mafia, lo sfruttamento degli uomini e della natura.
La struttura militare ci ha contrastato come un gigante verso un moscerino, non hanno mai cercato il dialogo ma solo lo scontro; il vero problema è quello della ricerca del nemico a tutti i costi, della ricerca del conflitto a prescindere mentre invece insegnano i grandi nonviolenti bisogna andare ai ‘fondamenti’.”