Un’azione per denunciare la morte del vivente

“A pochi giorni dalla fine della COP15, rimangono ancora 700 parentesi quadre nel testo finale, ovvero tanti elementi che non sono stati approvati. Siamo preoccupati dei tentativi di dissolvere le ambizioni e del poco progresso delle discussioni. Se, in un testo non vincolante, non riusciamo ad essere ambiziosi, quando lo saremo ? La vita è tra parentesi. Anche il nostro futuro.” Alice Jacobée, membro del GYBN e studentessa in un Master per l’Ambiente.

Qui, alla COP15 di Montreal, il 16 dicembre la diversità della vita è sospesa tra parentesi. In effetti, i Partiti devono trovare dei consensi per far cadere queste parentesi e tenere alta l’ambizione in questa conferenza internazionale.

La gioventù, rappresentata dal Global Youth Biodiversity Network (GYBN), si allarga al quinto piano del Palazzo dei Congressi questo venerdì 16 dicembre a mezzogiorno attorno a una ragazza, in piedi, tra la folla di volti scuri. Nelle sue mani, un cartello: «3 days left and still 700 brackets #Nomorebrackets».

La somma dei ritratti mostra una parte della diversità di ciò che è vivo, sospesa dalla lentezza delle trattative. Ricorda inoltre che l’uomo fa parte della biodiversità.

Attraverso quest’azione, il GYBN chiede ai responsabili politici azioni concrete per salvare la biodiversità.

“All’alba della sesta estinzione di massa e alla velocità con cui le specie stanno scomparendo, è urgente agire. In Canada come altrove, diverse specie sono già minacciate di estinzione”. Frédérick Chir, specialista in conservazione.

Una COP cruciale, poiché gli obiettivi di Aïchi (Piano strategico decennale, nato nel 2010, per contrastare la perdita della biodiversità, N.d.T.) che i governi si erano dati in occasione delle conferenze precedenti non sono stati raggiunti, e il ritardo da recuperare è immenso. Il testo che dovrebbe essere adottato in occasione di questa conferenza fornirà i grandi orientamenti del quadro mondiale per i prossimi 10 anni.

Dallo scorso 6 dicembre, i giovani di tutto il mondo si sono riuniti e mobilitati alla conferenza dell’ONU sulla biodiversità, la COP15, per influenzare le parti interessate nei nuovi obiettivi di protezione della biodiversità. La rete GYBN riunisce giovani di tutto il mondo per lottare contro la perdita della biodiversità a tutti i livelli.

Per Virgil Noël, membro del GYBN e studente di biologia, “la gioventù costruisce oggi il proprio futuro ed è la prima ad essere colpita dalle conseguenze del quadro globale per la biodiversità attualmente negoziato. Se i governi non sono pronti ad assumersi le proprie responsabilità, i giovani continueranno a ricordarglielo.”

Traduzione dal francese di Angelica Mengozzi. Revisione di Thomas Schmid.