Fermo il traffico aereo in due tra i principali aeroporti tedeschi.

L’8 dicembre alcuni attivisti di “Ultima Generazione” si sono incollati a terra sulla pista dell’aeroporto di Monaco e contemporaneamente diversi manifestanti si sono introdotti nell’area dell’aeroporto di Berlino, allo scopo di protestare contro il traffico aereo che, sovvenzionato dallo Stato, contribuisce in modo significativo alla catastrofe climatica. Poco prima delle due irruzioni, la polizia locale era stata avvisata.

La portavoce Aimée van Baalen ha affermato con decisione: “In un mondo in fiamme, non è più possibile rimanere neutrali. Non possiamo più stare a guardare in silenzio, mentre pochi sfruttatori spingono il mondo verso la rovina a spese di tutta l’umanità, distruggendo i nostri mezzi di sussistenza. Siamo sempre pronti al dialogo costruttivo, come ieri con il Ministro degli Interni bavarese ma, con l’incombente catastrofe climatica, sono necessarie azioni concrete e non parole vuote”.

Il trasporto aereo è il mezzo utilizzato dal 10% più ricco della popolazione mondiale, che è allo stesso tempo il killer del clima per eccellenza [1]. Non si tratta solo dei miliardi di tonnellate di CO2 prodotti ogni anno dagli aerei: l’effetto nocivo per il clima di altre immissioni e polvere sottili nell’atmosfera da parte dell’aviazione triplica addirittura i danni ambientali! Inoltre, i contributi statali all’industria aeronautica in Germania ammontano a oltre dodici miliardi di euro all’anno, considerando solo la non applicazione della tassa sul cherosene e l’IVA [2]. I costi di un biglietto da 9 euro a durata illimitata (al mese sui trasporti locali e regionali in tutta la Germania, N.d.R), che permettesse spostamenti a tutte le persone, sarebbero nettamente inferiori. Disobbedienza civile, indignazione e opposizione sono le uniche risposte sensate a questa politica nefasta e socialmente ingiusta.

Nonostante abbia già scontato alcune settimane di detenzione preventiva in Baviera per la sua resistenza pacifica, il 59enne Michael Winter ha preso parte all’azione all’aeroporto di Monaco, e sollecita i suoi connazionali a prendere posizione: “Cosa scegliete? Rimanete in silenzio mentre il Governo ci porta verso un clima mortalmente rovente o scendete in piazza con noi? Ora più che mai, abbiamo urgente bisogno che siano finalmente messe in atto le prime misure di base socialmente giuste: un biglietto da 9 euro, che garantisca gli spostamenti a tutti e il limite di velocità sulle autostrade a 100 km”.

Finché il Governo stesso continuerà a impedire anche i più elementari provvedimenti per la nostra salute, la determinazione di “Ultima Generazione” non si fermerà. Anche in altre zone della città di Berlino sono stati messi in atto blocchi stradali pacifici. Tra l’altro, in Baviera si trovano in carcere quattro attivisti di “Ultima Generazione”, in regime di detenzione preventiva senza un processo e due di loro vi rimarranno fino al 5 gennaio 2023.

pm

Note:
[1] www.zeit.de/wissen/umwelt/2019-05/flugverzicht-klimapolitik-emissionen-verantwortung-privileg
[2] www.sueddeutsche.de/muenchen/freising/foerderung-des-luftverkehrs-ein-undurchdringliches-system-1.5284449

Traduzione dal tedesco di Barbara Segato. Revisione di Thomas Schmid.

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