Secondo il 18° rapporto di Antigone i detenuti in carcere per aver commesso il primo reato sono, al 31 dicembre 2021, solo il 38% della popolazione carceraria

Il tasso di reiterazione di reati si attesta quindi al 62% della popolazione carceraria italiana. Il reinserimento sociale è fondamentale per l’abbattimento del tasso di recidive. La Regione Piemonte ha istituito lo “Sportello lavoro carcereun programma di reinserimento lavorativo per i detenuti con un residuo di pena inferiore ai 4 anni, residenti o domiciliati in Piemonte e in condizioni di particolare svantaggio

Dal 1 gennaio 2020, 975 detenuti su 2280 aventi diritto hanno avuto accesso al programma.

Francesca Frediani Consigliera regionale M4O:

Tre milioni di euro per il reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro e 975 destinatari che hanno preso parte al progetto “Sportello lavoro carcere”.
Sono alcuni dei dati che si possono leggere nella sintesi 2020-22 e che ci sono stati forniti, sotto nostra richiesta, in commissione regionale dopo il confronto con la direttrice dell’Agenzia Piemonte Lavoro.
Il progetto, cofinanziato attraverso i Fondi strutturali dell’Unione Europea, prevede attività mirate all’inclusione socio lavorativa di chi è privato della libertà personale, nel tentativo di offrire un sostegno concreto per riconquistare una propria autonomia. Ad oggi 206 persone hanno preso parte a tirocini formativi e 75 sono state messe sotto contratto.
Le attività sono erogate dagli operatori all’interno degli istituti a seguito di appuntamenti concordati con i servizi educativi del carcere e hanno coinvolto tutti e 14 gli istituti carcerari piemontesi.
Non solo reinserimento ma recupero di dignità sociale. Lo chiedono i detenuti che abbiamo incontrato durante le nostre visite nei penitenziari e lo chiediamo anche noi, consapevoli che la ricostruzione di un’identità socio-lavorativa è il primo tassello per abbassare il tasso di recidiva, dando respiro alle carceri e recuperando delle vite umane. Un obiettivo che si può raggiungere solo con una maggiore interconnessione con le realtà del territorio e con la presenza costante dei servizi per il lavoro all’interno delle strutture penitenziarie.