« Il carcere è un’istituzione totale prodotto di una società basata sul dominio e sullo sfruttamento. Lungi dall’essere una soluzione ai problemi sociali, rappresenta una delle tante facce della violenza degli stati ».

La denuncia, l’ennesima sul sistema repressivo italiano, è della Federazione Anarchica Italiana [1].

« Le condizioni di esistenza di chi si trova in regime di 41bis o di Alta Sorveglianza – aggiunge la FAI – risultano ancora più inaccettabili ».

In questi casi, affermano gli anarchici, siamo difronte ad una « vera e propria tortura psicofisica per le pesantissime condizioni di isolamento e deprivazione ».

« L’ergastolo così come l’articolo 41 bis sono orrore istituzionalizzato, indegno di qualsiasi società », sostengono.

Nel comunicato, non manca un riferimento alle « classi dominanti », e la considerazione, da parte di queste di mera « discarica sociale » delle carceri.

La FAI, in ultimo, lo « accanimento particolare delle istituzioni repressive contro il movimento anarchico ».

In particolare, l’organizzazione ricorda il caso di Alfredo Cospito, che « da settimane ha iniziato uno sciopero della fame ad oltranza per essere tolto dal regime del 41Bis » .

« Cospito è un anarchico condannato per strage perché così prevede il dispositivo del reato, anche se l’attentato il quale è stato condannato non ha provocato conseguenze letali [nessun ferito, NdR], spiega Luigi Manconi [2], ex senatore e sottosegretario alla giustizia.

Quella di Alfredo Cospito – conferma Manconi – , è « in tutta evidenza, una condizione totalmente illegale e di uno stravolgimento della lettera e del senso della legge che affida al regime di 41 bis il solo ed esclusivo scopo di impedire i legami tra il recluso e l’organizzazione criminale di appartenenza ».

Anche l’Associazione Yairaiha è scesa in piazza a Sassari [3], località dove l’anarchico si trova detenuto, per esprimere « solidarietà ad Alfredo Cospito e contro la tortura legalizzata del 41 bis ».

« Massima solidarietà » è stata espressa anche dal Partito Comunista dei Lavoratori, « pur non condividendone in pieno le azioni » [4].

Il prossimo 1 dicembre, comunque, è attesa la decisione del Tribunale del riesame rispetto all’assegnazione al regime 41bis.

Fonti e Note:

[1] Fai, 20 novembre 2022, “Contro il 41bis. Contro la repressione antianarchica. Per una società senza galere”.

[2] Facebook, 24 ottobre 2022, Luigi Manconi.

[3] Facebook, 30 ottobre 2022, pagina Associazione Yairaiha Onlus.

[4] Partito Comunista dei Lavoratori, 31 ottobre, “In difesa di Afredo Cospito“.