Pubblichiamo i post FB che documentano i fatti accaduti quest’oggi a Bologna nel cuore della “città  rossa” considerata la più democratica e progressista d’Italia. Si è trattato di un’azione di polizia posta in essere a seguito dello sgombro dello spazio occupato in via Oberdan. A parlare sono le immagini documentate dagli studenti che – nell’invocare la deposizione degli scudi e dei manganelli – chiedevano di essere ascoltati e parlare con le autorità politiche istituzionali, per affrontare seriamente il problema del disagio abitativo studentesco e le possibili risoluzioni della vertenza.  La realtà è che l’emergenza alloggi sta assumendo un carattere di vera drammaticità. Il caro-affitti e la mancanza di un qualsiasi posto-letto economicamente abbordabile sta diventando insostenibile nel capoluogo emiliano, come nel caso degli universitari costretti a fare i pendolari per raggiungere l’Ateneo, con tempi sottratti al loro studio e alla loro vita

 

54 m 

 ..E NON C’È RESA, NON C’È RASSEGNAZIONE, MA SOLO TANTA RABBIA CHE CRESCE DENTRO ME
In 3 si continua a resistere sul tetto, dopo più di 10 ore, tra freddo e pioggia

Ribadiamo che quando il 26 ottobre scorso siamo entrate nello stabile di via Oberdan 16 lo abbiamo fatto su precise rivendicazioni, che ad oggi non sono state minimamente ascoltate dalla governance universitaria.

  • vogliamo che via Oberdan 16 venga adibita nel minor tempo possibile ad alloggi pubblici per studenti e studentesse, o comuqnue aperta nelle forme più appropriate al vincolo storico a cui è posta, per tutta la comunità universitaria (aula studio, aula conferenza, sede di mostre)
  • vogliamo che l’Università di Bologna cessi immediatamente la svendita di immobili pubblici e che sia pubblica una mappatura degli immobili non utilizzati
  • vogliamo che tutto l’inutilizzato appartenente ad Unibo venga destinato all’emergenza abitativa anche attraverso forme di ri-uso temporaneo
  • vogliamo l’università garante degli affitti concordati per emanciparsi dai redditi e, troppo spesso, dalla pressione delle nostre famiglie

Un rettorato che ha paventato più volte una disponibilità all’ascolto che mai è arrivata, se non con chiacchere informali. Lo diciamo forte e chiaro: LA VOSTRA RETORICA NON CI INTERESSA, NON CI COPRE LA TESTA QUANDO PIOVE, NON CI FA DA LETTO QUANDO VOGLIAMO DORMIRE.

Servono fatti e non parole. E, ad ora, gli unici fatti prodotti dall’università dopo l’occupazione si racchiudono nello sgombero e nelle cariche di questa giornata.

Ma la nostra lotta non si ferma, punta ancora più in alto ed è pronta a farvi tremare dalle poltrone di via Zamboni 33.

CI VEDIAMO ALLE 18 IN PIAZZA SAN MARTINO

 

4 h

RESISTENZA A OLTRANZA !

Invitiamo la Bologna solidale alle ore 18.00 presidio e corteo in via OBERDAN/piazza San Martino

Nuove cariche della polizia mentre il presidio solidale aveva deciso si muoversi in corteo per raggiungere un contatto visivo con le compagne sul tetto.

È questa l’Università che dalle poltrone vogliono?

Nella giornata dello studente a Bologna cariche e manganelli a chi chiede una casa per tutt3 l3 student3!

È questa la risposta all’emergenza abitativa dell’UniBo?

#resistiamopiùdivoi

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6 h

PRANZO RESISTENTE DALLE 12 IN PIAZZA SAN MARTINO

Accorrete al presidio solidale, noi da qui non ci muoviamo!

 

7 h

CELERE E MANGANELLI SULLE SOLIDALI !
Dopo 4 ore di fermo, non ufficiale, delle occupanti dentro lo stabile una di loro si è sentita male chiedendo l’arrivo dell’ambulanza.

La celere ha per più minuti impedito il passaggio di quest’ultima e caricato a freddo il presidio che pretendeva il rilascio delle proprie compagne.

Siamo ancora in strada e sul tetto a resistere!

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8 h

VERGOGNA !

Ragazze strattonate, spinte giù dai letti, fatte mettere sedute con le mani in alto e ancora adesso tenute distanti dal presidio solidale senza motivazione alcuna. QUESTA È L’OPERAZIONE DI POLIZIA CON CUI STAMATTINA SI È SVEGLIATA BOLOGNA.

Nel frattempo dal tetto cori e suoni di resistenza!

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8 h

UNIVERSITÀ SFRATTATRICE

Siamo in tante davanti al blocco di celere che da piazza San Martino impedisce di arrivare davanti all’ingresso di Oberdan 16. Alcune occupanti resistono sul tetto, altre vengono trascinate via dalle proprie camere e tenute in stato di fermo senza esplicite motivazioni, questa è la “BOLOGNA DEL DIALOGO”.

Uno sgombero firmato dall’Università, uno sgombero agito contro chi non ha trova casa in questa città, uno sgombero che mostra il vero volto del rettorato dell’UNIBO: sordo e indigesto alle istanze sociali.

NOI DA QUI NON CE NE ANDIAMO!

VIA I MANGANELLI E SPAZIO ALLA POLITICA!

 

10 h

STANNO SGOMBERANDO VIA OBERDAN 16

ACCORRIAMO TUTTE!