“Qualche anno fa mi è venuto in mente di dire che stiamo vivendo la terza guerra mondiale, a pezzi e a bocconi. Ecco, per me oggi la terza guerra mondiale è stata dichiarata. E questo è un aspetto
che dovrebbe farci riflettere. Che cosa sta succedendo all’umanità che in un secolo ha avuto tre guerre mondiali?” (papa Francesco, frase del Papa riportata il 14.06.2022 da un articolo di Andrea
Cauti dell’AGI -Agenzia Italia).

Basterebbe la frase del Papa per giustificare la Marcia della Pace della Romagna del 9 ottobre 2022.

Egli è forse oggi nel mondo una delle pochissime persone che autorevolmente parlano senza tanti giochi di parole della tragicità della guerra, della violenza, delle armi e di chi le produce per fare affari, definiti, sempre dal Papa, “mercanti di morte”.

Il Comune di Forlì, di Forlimpopoli, di Bertinoro e di Cesena, insieme al Centro Pace di Forlì e di Cesena e al Centro don Tonino Bello di Faenza, sono stati positivamente impegnati a realizzare la settima edizione che giunge a 10 anni dalla sua prima realizzazione nel 2012.

A confermare le parole del Papa ci sono anche due dati: nel 2012, quando iniziammo a marciare per la pace nel nostro territorio, nel mondo si spendevano 1.600 miliardi di dollari in armi e in
Italia 23 miliardi di euro; ora siamo a 2.100 miliardi di dollari nel mondo e in Italia da 25 miliardi di euro passeremo a 38 in due anni.

Nel 2012 la guerra con maggiore “attenzione” riguardava la Siria ed oggi l’Ucraina, ma nulla nelle logiche di dominio e di scambio fra le grandi potenze è cambiato.

La Marcia è intitolata, come allora, ad Annalena Tonelli e a padre Ernesto Balducci, ed è dedicata a Katia Zattoni, venuta a mancare nel 2013, che in qualità di Assessore alla Pace di Forlì la introdusse nel nostro territorio.

La Marcia si è svolta domenica 9 ottobre 2022 e ha coinvolto 14 Enti Locali e più di 60 associazioni e realtà del territorio della Romagna con una partecipazione di più di mille persone.

Siamo partiti da Forlì e Cesena per raggiungere insieme a piedi Bertinoro – Città della Pace e dell’Ospitalità, partendo da Forlimpopoli.

Alla conclusione della Marcia, presso il giardino della Rocca di Bertinoro, il trio musicale BOW ha allietato i marciatori e sono intervenuti dal palco degli organizzatori l’ex Sindaco di Forlì, Roberto Balzani, per un breve e toccante ricordo della figura di Katia Zattoni.

Inoltre abbiamo annunciato in anteprima che domenica 21 maggio 2023 ci sarà la prossima edizione della Marcia della Pace Nazionale Perugia-Assisi, promossa dal Tavolo della Pace di Perugia con cui noi siamo in costante rapporto.

I marciatori hanno quattro obiettivi concreti:
1) sostenere la proposta di legge che istituisce in Italia un Dipartimento per la Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta;
2) a livello europeo istituire i Corpi Civili di Pace Europei (una proposta già presente nel Parlamento europeo sin dal 1995 e confermata anche da studi di fattibilità);
3) chiedere al governo italiano che firmi e promuova il Trattato di proibizione delle armi nucleari dell’ONU, entrato in vigore il 22 gennaio 2021;
4) per rispondere all’aggressione russa dell’Ucraina, organizzare e predisporre una Carovana della Pace con destinazione le aree di conflitto dell’Ucraina.

Il 14 ottobre e il 28 ottobre 2022, inoltre, nella sede del Centro Pace di Forlì, si terranno due conferenze per ricordare la figura di Annalena Tonelli (insieme all’Associazione Darsi Pace e al Comitato per la lotta contro la fame nel mondo) e quella di padre Balducci (insieme al Centro Pace di Cesena).

Dobbiamo essere consapevoli che la pace si costruisce ogni giorno e lo si fa con investimenti e atti concreti che preparino uomini e donne ad affrontare i conflitti riducendo ai minimi termini l’uso della violenza e delle armi. Finchè nel mondo per la guerra si spendono 2.100 miliardi e per la pace pochi milioni di dollari, finchè nel mondo sono impegnati più di 19 milioni di militari (90.000 in Italia) e per la pace poche decine di migliaia di persone, finchè nel mondo ci sono decine di accademie e scuole di guerra (in Italia, tanto per fare degli esempi: l’Accademia di Modena, la Scuola Militare Cecchignola di Roma, la Scuola Militare Nunziatella di Napoli) e per la pace poche facoltà universitarie, soprattutto nei Paesi anglosassoni (in Italia solo l’Università di Pisa e di Padova) NON si può pensare ad una vera ed efficace alternativa alla guerra.

Le proposte della Marcia vanno proprio nella direzione di iniziare a colmare questa enorme differenza di conoscenze, uomini, mezzi e risorse economiche.

Per tutte queste ragioni, per la storia della Marcia e per il coinvolgimento delle Amministrazioni Locali e delle realtà associative del territorio, invitiamo tutti i cittadini ad unirsi a noi costruendo la pace ogni giorno e facendo diventare concreti gli impegni di cui sopra per non cedere domani alla logica del ricatto fra subire un’aggressione o reagire con le armi.

Raffaele Barbiero (Associazione Centro per la Pace Forlì-APS)