Ieri abbiamo contribuito anche noi a costruire il vero tappeto su cui puntare i riflettori del mondo, abbiamo sfilato al fianco di Rise Up 4 Climate Justice e di tanti corpi e collettivi che da molte parti d’Italia e del mondo hanno raggiunto il Lido di Venezia per dare vita al Climate March.

Abbiamo iniziato a costruire questo tappeto intrecciando e convergendo esperienze, discussioni e pratiche durante questi cinque giorni di Venice Climate Camp. L’abbiamo fatto per dare voce e spazio a chi viene sempre silenziatə, per dimostrare che un mondo diverso può davvero esistere, per costruire un’alternativa dal basso.

Decolonizzare, decrescere e distruggere questo sistema. Tre parole d’ordine scandite e spiegate durante il dibattito di venerdì sera al Climate Camp da attivistə provenienti da importanti esperienze di lotta nel mondo. Solidarizzare con i popoli che resistono si fa continuando a lottare nei nostri territori, respirando insieme verso un obiettivo comune.

Per chi ancora si permette di voltarsi dall’altra parte, ieri abbiamo portato nelle strade un movimento climatico sempre più unito e forte che chiede un immediato cambio di rotta. Esigiamo questo cambiamento per chi emigra dal sud del mondo perché soffre in prima persona le crisi politiche e ambientali, per mettere in salvo i nostri territori e questo pianeta, per chi lotta contro ingiustizie economiche e sociali.

La risposta di ieri da parte della Polizia è stata ancora un volta la violenza, a cui però abbiamo saputo resistere insieme ad altre centinaia di persone, in un’unica grande azione di disobbedienza civile. Hanno cercato di respingerci con manganelli e centinaia di litri d’acqua (alla faccia della siccità), ma la nostra barriera corallina, simbolo di una natura che si ribella, non ha ceduto, l’abbiamo portata sotto i riflettori principali.

Ci chiediamo se la risposta continuerà ad essere questa, vuota e violenta, a dimostrazione di chi nasconde la polvere sotto il tappeto. Siamo però sicurə che continueremo a costruire un tappeto che parla di giustizia climatica e sociale per portarlo nelle prossime piazze.

 

TIME’S UP. JOIN THE FIGHT! Appuntamento al Global Strike del 23 settembre!

 

comunicato