Dopo diversi giorni di crescente tensione a livello nazionale, oggi pomeriggio è stato firmato un accordo di pace tra il governo nazionale e i delegati delle organizzazioni indigene, contadine e nere dell’Ecuador.

La celebrazione dei popoli indigeni e delle persone che hanno accompagnato questo processo si è svolta nell’Agorà della Casa della Cultura Ecuatoriana e nel simbolico Parque del Arbolito. I leader indigeni hanno ringraziato i diversi popoli e nazionalità che li hanno sostenuti, l’Università Centrale, il Politecnico Salesiano, la popolazione di Quito e dell’Ecuador in generale.

In questo festeggiamento tutti e tutte hanno condiviso le difficoltà del dialogo, le richieste e gli sforzi per renderlo possibile e la volontà di essere riconosciuti come guardiani del popolo.

L’atmosfera oggi era piena di bandiere, grida, ringraziamenti, gioia, calma, musica delle bande. La gente festeggia la pace raggiunta. Si respira dignità!

Si possono trarre diversi insegnamenti da questo processo: uno, fondamentale, è la necessità di dargli seguito e infatti il movimento indigeno vigilerà sull’attuazione dell’accordo di pace. Un’altra lezione altrettanto importante è quella di moltiplicare le modalità di azione per imparare a superare la discriminazione, i discorsi d’odio, il razzismo e le tante forme di violenza che si annidano nel substrato psicosociale.

Traduzione dallo spagnolo di Anna Polo

Revisione di Thomas Schmid