Ventuno anni fa nelle strade e nelle piazze di Genova una straordinaria convergenza di idee, esperienze, culture, lotte e pratiche affermò la necessità di un altro mondo possibile e alimentò la speranza di un cambiamento globale.

Dentro quelle giornate, quel movimento fu scientificamente e ferocemente attaccato, subendo la “più grande violazione dei diritti umani in un paese occidentale dal dopoguerra ad oggi” come scrisse Amnesty International; e fu costretto ad abbandonare prematuramente la propria infanzia, sperimentando, accanto all’entusiasmo della speranza che ne costituiva la cifra, la tragicità della morte, con l’uccisione di Carlo Giuliani, della tortura a Bolzaneto, del massacro alla scuola Diaz.

Le analisi di quel movimento già contenevano la previsione dello scenario cui si andava incontro: l’insostenibilità della globalizzazione liberista e i suoi pesantissimi impatti sociali, economici e eco-climatici.

Impatti resi ancor più evidenti oggi, quando dopo due anni di pandemia, siamo stati trascinati senza soluzione di continuità dentro una guerra che è arrivata al centro dell’Europa e che nessun attore istituzionale sembra voler fermare, praticando davvero e con coerenza quello che sarebbe da subito necessario: il cessate il fuoco e l’avvio di veri negoziati.

La guerra è il massimo dell’incuria. Distrugge vite, famiglie e relazioni. Devasta territori e ambiente. Sradica le esistenze delle persone, esaspera le diseguaglianze sociali, ingabbia le culture, sottrae la democrazia. Chiude tutte le faglie aperte dalla pandemia e rimette in un angolo ogni possibile trasformazione sociale. Persino il Recovery Plan, che abbiamo contestato contrapponendogli il nostro Recovery Planet, viene completamente rimosso e si parla ormai apertamente di Recovery di guerra.

Tagli alla sanità e all’istruzione e corsa al riarmo, aumento delle spese militari e apertura di nuove basi militari, come quella a Coltano, dentro un parco nazionale. Nessuna transizione ecologica all’orizzonte, ma “più carbone, più trivellazioni e rilancio del nucleare”. Nessuna sovranità alimentare, ma nuovi finanziamenti all’agro-business e via libera agli Ogm. Nessuna tutela dei beni comuni, ma lancio di una nuova stagione di privatizzazioni.

Fermare la guerra è la priorità. Per farlo occorre costruire un’altra società. In questi anni si sono aperti importanti spazi di convergenza tra i movimenti che propongono un nuovo orizzonte comune: uscire dall’economia del profitto per costruire la società della cura, nella consapevolezza che nessuna/o si salva da sola/o.

“Se l’anno scorso è stato l’anno del ventennale, quest’anno non sarà da meno: certamente non ci aspettiamo le folle, ma il livello di repressione di ogni forma di dissenso e in particolare contro i più giovani che abbiamo visto selvaggiamente caricati dalle FFOO solo perché protestavano contro quell’abominio che si chiama ‘Alternanza Scuola Lavoro’… per non dire dei recenti arresti a Torino, privati persino della possibilità di conferire con gli avvocati per giorni… inaudito, tutto…” Queste in estrema sintesi le parole di Haidi Giuliani, che abbiamo incontrato di recente in Val Susa, reduce da un’operazione e nonostante tutto determinata a portare avanti “finché riesco” la sua lotta in difesa dei più elementari diritti di dissenso e di verità e giustizia contro ogni forma di repressione.

Ed è su questi temi che si articolerà il programma della TRE GIORNI di Genova quest’anno: nel ricordo sì di Carlo Giuliani, ma per guardare avanti: riflettere su quanto è accaduto nell’arco degli scorsi mesi, duramente penalizzati (non solo sul fronte della sanità) dalla pandemia, lavorare per una quanto mai necessaria convergenza delle istanze e delle lotte e definire l’agenda delle iniziative che saranno più che mai partecipate e necessarie, da subito dopo l’estate.

Occorre uscire dalla logica dell’emergenza decretata dai poteri dominanti, occorre agire l’urgenza di un cambiamento dal basso. Per questo rilanciamo il confronto, la partecipazione e l’inclusione, per discutere insieme la proposta delle prossime mobilitazioni e per “tenersi liberi in autunno”.

GENOVA 2022

Programma delle iniziative

20 LUGLIO

Dalle ore 14 alle ore 20.00 in PIAZZA ALIMONDA

Con le canzoni e la musica di:

Altera, Contratto Sociale Gnu-Folk, Renato Franchi & L’Orchestrina del Suonatore Jones, Giromini e i Professori, Alessio Lega, Malasuerte Fi*Sud, Marco Rovelli

In apertura premiazione Borse di Studio promosse da CPCG, Osservatorio Repressione, Madri per Roma Città Aperta

Presentazione del progetto Ombra di tutti di Patrizio Raso con Cristina Franceschi, sorella di Roberto e Patrizio Raso

Con interventi dal palco di: Ora in silenzio per la Pace, GKN, Mamme in piazza per la libertà di dissenso, Madri per Roma Città Aperta

Organizza:  Comitato Piazza Carlo Giuliani OdV

21 LUGLIO

Dalle ore 10.30 presso l’Aula Vik: MUSIC FOR PEACE Via Balleydier, 60

“REPRESSIONE E DIRITTO AL DISSENSO: CHE FARE?”

Le cariche indiscriminate della polizia, gli arresti e le misure cautelari contro gli studenti che manifestavano pacificamente in tante città italiane contro l’alternanza scuola/lavoro non possono passare sotto silenzio: sono infatti azioni e misure degne di un regime autoritario e ciecamente repressivo.

La gestione dell’ordine pubblico, le politiche di controllo sociale e la criminalizzazione dei movimenti rappresentano in questo particolare contesto storico un tema particolarmente attuale che crediamo vada analizzato con molta attenzione.

Intervengono:

ENRICO ZUCCA (Sostituto procuratore generale di Genova. PM processo per le torture alla scuola Diaz)

SALVATORE PALIDDA (Sociologo)

LORENZO GUADAGNUCCI (Giornalista – Comitato Verità e Giustizia per Genova)

GILBERTO PAGANI (Avvocato)

MAMME IN PIAZZA PER LA LIBERTA’ DI DISSENSO

Introduce e modera: ITALO DI SABATO (Osservatorio Repressione)

Organizzano: Osservatorio Repressione e Comitato Piazza Carlo Giuliani Odv

24 LUGLIO 

Tutta la giornata dalle ore 11 presso il Campo Sportivo Cà de Rissi

Torneo di Calcio a 5 “PernondimentiCarlo

Info e iscrizioni: pernondimenticarlogenova@yahoo.it

Organizzano: Centro Sociale Pinelli e Laboratorio Sociale Buridda

Il 19, 22 e 24 LUGLIO sono previste altre iniziative tuttora in attesa di conferma.

https://www.piazzacarlogiuliani.it/