Una crescente onda di manifestazioni sta avvenendo in Ecuador in risposta al caro prezzi dei combustibili e, di conseguenza, l’inflazione dei beni di prima necessità, la mancanza di medicinali negli ospedali e altri problemi sociali che non sono stati risolti durante il primo anno del governo del Presidente Lasso. Le proteste sfociano in una mobilitazione collettiva delle organizzazioni sociali per consegnare al governo di turno una lista di risoluzioni realizzate per il benessere del Paese da parte delle assemblee indigene. Si tratta di una mobilitazione partita il primo giorno di governo tramite dialoghi e che si è riproposta varie volte fino ad oggi.

Il governatorato di Tungurahua prima dell’arrivo dei manifestanti
Un comunero
Arrivo dei manifestanti al governatorato
Ecuador in lotta

Nella provincia di Tungurahua (regione montagnosa del centro del Paese), come nel resto dell’Ecuador, le contestazioni sono iniziate il 13 giugno 2022 con il blocco delle strade interprovinciali; tuttavia, i comuneros sono arrivati nel centro di Ambato, la capitale di Tungurahua, solo il 17 giugno. Quel giorno i “dirigenti”, rappresentanti dei cinque popoli dell’etnia Kichwa di questa provincia, si sono rivolti al governatore Fernando Gavilanes, che ha ascoltato con cautela le richieste avanzate dalla CONAIE (Confederazione delle etnie indigene dell’Ecuador, NdT) per il benessere di tutti gli abitanti della nazione.

Musica per il dialogo
Parco Juan Montalvo di fronte al governatorato
Un artista con una maschera che rappresenta le aggressioni della polizia nell’ottobre 201

Il governatore ha risposto che il governo è aperto al dialogo e all’ascolto delle petizioni nel contesto di una protesta pacifica come quella che stava avvenendo e che, comunque, il governo ha già delle soluzioni per alcuni dei problemi. Tra questi, ha specificato il governatore, ci sono «la legalizzazione dell’uso delle armi contro la delinquenza» e la costruzione di un distretto di polizia in una circoscrizione della città di Ambato. Il dialogo si è concluso con la firma dell’appello della CONAIE e una risposta veloce del presidente Lasso che il governatore farà arrivare.

Il governatore di Tungurahua, Fernando Gavilanes
La Polizia di Stato dietro le barriere al governatorato di Tungurahua
Barriere per fermare la presa del governatorato

Domenica 19 giugno, i manifestanti hanno fatto la guardia giorno e notte fuori dal governatorato in attesa di tale risposta; tuttavia, le manifestazioni continuano e, dopo l’attentato al dirigente Leonidas Iza, si è parlato di aumentare l’intensità di tutte le proteste in Ecuador.

In collaborazione con Patricio Ávila López (testo e fotografie)

Traduzione dallo spagnolo di Mariasole Cailotto.

Revisione di Thomas Schmid.