Solidarietà agli studenti dalla sezione femminile del Carcere delle Vallette: una lezione di umanità che giunge dalle carcerate di Torino in favore dei tre giovani studenti a cui sono state applicate durissime misure penali cautelari

Sono Marina , scrivo questa mail da parte mia e delle mie compagne detenute nella Sezione femminile delle “Vallette” !

Fa caldissimo, la situazione in galera non cambia, anzi peggiora di questi tempi… ma noi ci siamo, non lasciamo la nostra lotta perché venga riconosciuta la nostra dignità e la liberazione speciale di 75 giorni!

Le “ragazze di Torino” vi scrivono perché portiate la nostra vicinanza agli studenti arrestati. A prescindere dalle motivazioni che hanno condotto a questa “preventiva custodia” noi che il carcere lo “viviamo” da tempo vorremmo solo pore una domanda a chi ha deciso tutto ciò !

“Che senso ha la custodia cautelare per studenti incensurati che non hanno compiuto reati gravi?”

“E’ una punizione? Una vendetta?? Un segnale di forza? E’ una scelta finalizzata alla rieducazione?”

Il carcere è una scuola del crimine in cui si coltiva la rabbia e l’impotenza assoluta quindi, specie per i giovani non è proprio utile ritrovarsi lì o isolati dal contesto socio-culturale.

Cercate un punto di contatto con chi lotta per migliorare le cose piuttosto che continuare a rimandare il problema stipando nelle patrie galere la “marginalità sociale”, le disuguaglianze e anche gli studenti e persone che dissentono.

Non giustifichiamo la violenza così come NON GIUSTIFICHIAMO REPRESSIONI INAUDITE !

FORZA RAGAZZI !… LA GALERA E’ DI PASSAGGIO !!!

Marina e le “ragazze di Torino”

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