Lo sapevate che una palazzina di corso Montevecchio è stata la sede del Tribunale militare di Torino e lì si svolse il processo al primo obiettore di coscienza dell’Italia repubblicana? O che all’inizio degli anni Settanta alla Consolata alcuni seminaristi di Rivoli contestarono l’ordinario militare? O che l’Albergo Sitea ospitò nel 1950 il primo convegno italiano della War Resisters International, una delle più importanti organizzazioni pacifiste mondiali?

Questi e molti altri aneddoti sconosciuti ai più saranno raccontati nella mostra diffusa “Signornò. I luoghi dell’obiezione di coscienza a Torino”, che verrà inaugurata venerdì 10 giugno 2022, alle 20.30, presso la sala Poli del Centro Studi Sereno Regis in via Garibaldi, 13 a Torino, nell’ambito di “Archivissima”, Il Festival e la Notte degli Archivi. Da qui comincerà una visita guidata condotta da Massimiliano Fortuna, responsabile della Biblioteca del Centro Studi Sereno Regis e da Marco Labbate, ricercatore di storia contemporanea dell’Università di Urbino e autore di “Un’altra patria. L’obiezione di coscienza nell’Italia repubblicana”.

A parte il tour inaugurale, la mostra, totalmente gratuita, sarà dunque visitabile in autonomia, passeggiando per il centro di Torino a partire dal 10 giugno fino al 20 dicembre 2022.

Parte del più ampio progetto “Signornò. Torino città protagonista dell’obiezione di coscienza”, la mostra è finanziata dalla Compagnia San Paolo e dalla Fondazione CRT, ha ottenuto il patrocinio della Città di Torino ed è autorizzata dalla Soprintendenza ai Beni Archivistici di Piemonte e Valle d’Aosta.

Il progetto generale è ideato dal Centro Studi Sereno Regis, con la collaborazione del Movimento Internazionale della Riconciliazione, del Movimento Nonviolento e del Tavolo Enti di Servizio Civile del Piemonte, per celebrare i suoi 40 anni di vita e i 50 anni della legge. Tra le diverse iniziative previste una è già stata realizzata: l’allestimento di un archivio digitale, all’interno del quale si possono trovare 1500 documenti e la serie completa di nove periodici di area pacifista, all’indirizzo archivio.serenoregis.org.

La mostra intende evidenziare il ruolo particolare che Torino ha avuto nella storia che ha portato all’approvazione della Legge 772, grazie alla quale si è riconosciuto il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare e avviato il servizio civile in Italia. Sede della mostra è infatti il centro di Torino e protagonisti sono i suoi luoghi, quelli più celebri della città come piazza Castello o piazza San Carlo, oppure vie laterali e portoni anonimi.

In ogni tappa sarà collocato un pannello con un QR Code: inquadrandolo con lo smartphone i visitatori si collegheranno a una WebApp realizzata da Mobilegate: qui potranno ascoltare i podcast in italiano (o in inglese), nei quali le attrici torinesi Francesca Comi e Carlotta Lando racconteranno i fatti accaduti, scorrere e scaricare una selezioni di immagini e documenti d’epoca sull’episodio, guardare le pillole video, realizzate da Teodoro Cavalluzzo e Dario Cambiano, con le interviste di alcuni protagonisti di allora come il vescovo di Ivrea Luigi Bettazzi, gli avvocati Bruno Segre e Giampaolo Zancan, gli obiettori Pietro Pinna, Piercarlo Racca e Mauro Marinari, i pacifisti Giuseppe Marasso, Angela Dogliotti ed Enrico Peyretti.