Ieri nel pomeriggio l’Unione Sindacale di Base (Asia USB) ha tenuto un presidio davanti all’Assessorato

Al presidio hanno aderito: Potere al Popolo, Cambiare Rotta, OSA (associazione studentesca).

E’ stata collocata anche una tenda, con una valigia, a simboleggiare il dramma umano e sociale legato alla perdita della casa, immagine evocativa e agghiacciante.

Asia USB è estremamente attiva nell’ambito dell’emergenza abitativa, riceviamo da loro continue segnalazioni su sfratti operati nelle case ATC e di proprietà del Comune di Torino.

Case popolari quindi, benché come denunciato dal sindacato, il Comune affitti appartamenti anche con contratti commerciali: i contratti  LO.C.A.Re.

Appare di tutta evidenza che la base sociale sia costretta a difendersi da sé, le sigle del presidio ne fanno a tutti gli effetti parte: USB è un sindacato di base.

Base sociale alla quale – ricordiamo – è stato impedito, a suon di manganellate, di raggiungere piazza S. Carlo il 1° maggio durante gli interventi dal palco dei sindacati confederati.

Durissimo l’intervento al microfono durante il presidio dell’esponente dell’USB. Il suo intervento è stato seguito da altri speech ad opera dei partecipanti al presidio.

Ai nostri microfoni il sindacato ha dichiarato che l’emergenza abitativa è ormai un fatto strutturale: gli sfratti – che a livello individuale sono indubbiamente un’emergenza, oltre che un dramma umano e sociale per chi ne è vittima – considerati nella loro globalità, unitamente alla estrema difficoltà di accesso all’assegnazione di un’unità abitativa di edilizia popolare, rendono evidente la dimensione strutturale e molto grave del problema.

Gli studenti hanno anche posto l’accento sulle politiche torinesi particolarmente orientate all’istituire un sempre maggior numero di studentati privati e costosi, estremamente gravosi quindi per famiglie degli studenti fuori sede e per l’economia degli studenti lavoratori. Politiche che, secondo gli studenti, non trovano pari sforzo nell’istituire studentati di proprietà pubblica con prezzi adeguati alle fasce meno abbienti.

E’ stato poi posto l’accento anche sul caro bollette, che “stritola” le famiglie, un’ulteriore erosione di dignità di vita.

Le risposte a queste istanze certamente devono arrivare dalla politica, a tal proposito occorre ribadire che la sinistra deve superare i “settarismi” e cominciare a mettere i temi in primo piano, ad unirsi a tutela delle fasce più deboli.

Durante il presidio è arrivata la notizia che l’Assessore Rosatelli, con delega alle politiche abitative, avrebbe ricevuto una delegazione dei manifestanti.

Rosatelli ha definito l’incontro: “Utile e costruttivo”.

Le dichiarazioni di un’esponente di Asia USB: