La protesta contro le mascherine a scuola si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia. I genitori, le bambine ed i bambini, le studentesse e gli studenti sono esasperati e non capiscono con quale logica si continua a imporre la mascherine a scuola, per tante ore di fila, mentre per tutto il resto non serve.

L’Italia è l’unico paese europeo che ancora la richiede, anche ai bambini seduti al banco con un metro di distanza. Mentre nei negozi, nei concerti all’aperto, negli stadi, nelle sagre e feste, gli adulti possono respirare liberamente, i bambini continuano a restare “imbavagliati”.

Inoltre per eccesso di zelo inoltre, benché il Ministero non imponga le mascherine all’aperto, molti dirigenti preferiscono “star sul sicuro” e impongono la mascherina anche in passeggiata, o a ricreazione in cortile, ai bambini in movimento. E così è normale assistere a scene surreali e grottesche: scolaresche in giro per la città, bambine e bambini accaldati, sudati, con mascherine ben calzate, mentre tutt’attorno la gente passeggia senza mascherina. All’uscita dalla scuola, i bambini hanno la mascherina davanti naso e bocca, magari sciogliendosi sotto al sole, mentre la folla dei genitori è serenamente senza mascherina. Qual’è la razionalità, il senso logico, educativo di questo accanimento paranoico sui bambini? Nessuna logica, solo uno spaventoso misconoscimento dei loro diritti naturali (respirare!), uno scaricabarile tra dirigenti e ministeri, che vogliono evitare ogni possibile bega e pericolo infinitesimale di infezione (paragonando la scuola ad una sala operatoria).

Ebbene, la denuncia però a questo punto potrebbe anche arrivare dai genitori che non ne possono più di questo obbligo abnome. Le diffide iniziano ad arrivare a raffica.

In queste ore è in atto un “mail bombing” indirizzato alla Commissione Senato, ai Garanti Infanzia Regionali, ai Presidenti di Regione, agli Assessori all’istruzione regionali, con questo testo:

“Si chiede con assoluta urgenza l’eliminazione dell’obbligo delle mascherine a scuola per bambini e ragazzi in quanto inutili (lo stesso Ministero non ne riconosce l’efficacia, come da documento a firma del DG Giovanni Rezza), discriminatorie (i giovani studenti italiani sono gli unici cittadini europei a dover sottostare a questa norma) e dannose per il loro equilibrio psicofisico.
Ci si riserva la richiesta di risarcimento per tutti i danni subiti.”

La lettera fa riferimento ad un documento del Ministero della Salute reso pubblico dalla trasmissione “Fuori dal Coro”, che non fornisce i motivi per la proroga dell’obbligo mascherina a scuola. La lettera sarebbe una risposta ad un gruppo di cittadini che chiedevano copia della documentazione «che attesti studi e rischi/benefici calcolati sulla base dell’utilizzo giornaliero prolungato di suddetto Apvr imposto sui minori dai 6 anni di età, che possa dimostrare l’utilità del dispositivo senza avere ripercussioni sulla salute psicofisica». In risposta il Ministero ammette di non essere in possesso di questi studi.

Sempre in questi giorni migliaia di genitori stanno rispedendo al mittente le mascherine, ‘Imbusta una mascherina e mandala al ministero dell’istruzione’, sulla scia di una protesta nata in seno alla rete nazionale ‘Scuola in presenza’, corredata da una lunga lettera ai Ministri e ai politici per spiegare le ragioni dell’assurdità di tale proroga dell’obbligo.

Non mancano poi le lettere scritte dai genitori all’Ufficio Scolastico Territoriale e al Garante Diritti Infanzia: va avanti la raccolta firme a Faenza e nella provincia di Ravenna, una lettera sottoscritta in pochi giorni da 232 genitori, e subito ripresa da migliaia di genitori di Milano, per far arrivare al Ministero dell’Istruzione, al governo tutto e al Parlamento, un forte messaggio di dissenso rispetto al prolungamento gratuito della mascherina a scuola.

A Milano tra i primi firmatari sono Sara Gandini, Francesco Pigozzo, Daniela Martinelli, Saverio Mauro Tassi. Grande sostegno anche dal gruppo #SCUOLAUGUALEXTUTTI, da Claudia Cipriani con il gruppo R.EM e dal pedagogista Daniele Novara.

Ecco alcuni stralci della lettera:

Siamo fortemente preoccupati per il persistere dell’obbligo della mascherina a scuola. Ci sembra incredibile che in una situazione nazionale di fine emergenza pandemica, con la caduta dell’obbligo di mascherine perfino in tanti locali chiusi (dai bar ai ristoranti, ai supermercati, mentre si balla in discoteca…), a scuola si continui a richiedere l’uso della mascherina.
Ricordiamo che svariati studi scientifici, incluse meta-analisi, hanno dimostrato che i minori non solo si ammalano molto raramente, ma sono anche significativamente meno suscettibili all’infezione e contagiano meno frequentemente degli adulti (https://www.mdpi.com/1660-4601/19/9/5384). Ricordiamo inoltre che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel marzo 2022, alla domanda: “Mio figlio dovrebbe indossare una mascherina?”, risponde prima di tutto in questo modo:
“Le decisioni sull’uso della mascherina nei bambini dovrebbero essere guidate da ciò che è nel migliore interesse del bambino.
L’uso della mascherina dovrebbe essere flessibile, in modo che i bambini possano continuare a giocare, studiare e svolgere le attività quotidiane. Queste attività sono una parte importante dello sviluppo e della salute del bambino. A nessun bambino dovrebbe essere negato l’accesso alla scuola o alle attività a causa della mancanza di una mascherina” (https://www.who.int/news-room/questions-and-answers/item/q-a-children-and-masks-related-to-covid-19).
Le evidenze scientifiche riguardo l’efficacia delle mascherine nel ridurre le infezioni sono scarse, in particolare nei minori. Oltre allo studio randomizzato danese Danmask, recentemente anche un grande studio condotto nelle scuole in Spagna ha messo in discussione l’uso delle mascherine (https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=4046809).
Anche i rapporti del Department for Education del Governo della Gran Bretagna hanno mostrato che l’utilizzo di mascherine e regole di distanziamento in ambito scolastico non sono stati determinanti per prevenire la diffusione del virus SARS-CoV (https://www.bbc.com/news/health-59895934?fbclid=IwAR0XCn2tITo61muV-7HdpS32786xZNLLrl7SiWVvUdEjNCHe47DnAa19y3w).
D’altra parte, stanno emergendo nella letteratura scientifica e sono ormai concretamente constatabili in prima persona da tutti, i vari danni provocati dalle mascherine sulla salute psico-fisica dei bambini, in termini di difficoltà di apprendimento, di comunicazione e dello sviluppo del linguaggio. Alcuni studi hanno mostrato che la mascherina impedisce la comprensione delle emozioni ai bambini, con risvolti potenzialmente negativi per la loro crescita emotiva, per la comprensione delle emozioni e del linguaggio non verbale, per lo sviluppo dell’empatia e della fiducia nell’altro. (http://www.vita.it/it/article/2021/06/28/che-pasticcio-le-mascherine-i-bambini-non-capiscono-le-emozioni/159822/).
La stessa OMS-Unicef mette in guardia dal “potenziale impatto dell’uso di una maschera sull’apprendimento e sullo sviluppo psicosociale”. Secondo alcune ricerche, solo 4 bambini su 10 riescono a riconoscere le espressioni del volto. Come spiega Renata Tambelli, professore alla Sapienza di psicopatologia dell’infanzia, in una intervista a Repubblica del 17 aprile 2022: “Gran parte della comunicazione, fino ai 10 anni di età, passa per il linguaggio non verbale, espresso in larga parte dal volto. Da due anni mettiamo i bambini di fronte a emozioni mascherate, questo può avere implicazioni sia a breve che a lungo termine sul riconoscimento delle espressioni e le emozioni associate”.
Le FFP2 peraltro non sono omologate per il viso dei bambini come ha denunciato Altroconsumo (https://www.altroconsumo.it/salute/dal-medico/speciali/ffp2-bambini). Siamo rimasti l’unico paese europeo a pretendere che i bambini le indossino a scuola; una pretesa che si configura come vero e proprio abuso, in quanto misura ormai sproporzionata e lesiva dei diritti dei minori, passibile peraltro anche di denuncia secondo un crescente numero di avvocati impegnati in tal senso.
Vi chiediamo quindi, in qualità di Dirigente dell’UST Milano e di Garante del Comune, di:
-inoltrare al Ministero dell’Istruzione la presente critica all’obbligo di mascherine a scuola, con richiesta di eliminarlo al più presto e comunque prima della fine dell’anno scolastico in corso;
-ricevere una delegazione dei firmatari della presente al fine di conoscere con maggiore dettaglio le evidenze scientifiche più aggiornate a sostegno della nostra richiesta;
-prendere pubblicamente posizione in difesa dei diritti dei bambini, delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze, chiedendo la modifica delle disposizioni vigenti prima del termine dell’anno scolastico.

Per chi vuole aderire da Milano: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc86-sudlpUt75EUdSbP8syyPaNtPeTkauv7_erXgKg-pih-g/viewform

Per chi vuole aderire provncia di ravenna: adesione via whatsapp a 333 3520627

Per chi vuole aderire a livello nazionale: https://chng.it/64D5ztNnDv

Per chi vuole aderire al mailbombing:

Mettere i seguenti indirizzi nel destinatario:

segreteria.castellone@senato.it;

massimiliano.romeo@senato.it,

annamaria.bernini@senato.it;

simona.malpezzi@senato.it;

davide.faraone@senato.it;

loredana.depetris@senato.it;

segreteria@garanteinfanzia.org;

garante.infanzia@cr.piemonte.it;

garanteinfanziaeadolescenza@consiglio.regione.lombardia.it;

garanteinfanzia@consrc.it;

garanteinfanzia@regione.emilia-romagna.it;

garante.infanzia@crabruzzo.it;

cr.organi.garanzia@regione.fvg.it;

garanteinfanzia@regione.lazio.it;

garantediritti@regione.marche.it;

garanteminori@regione.sicilia.it;

garanteinfanzia@consregsardegna.it;

garanteminori@consiglio.puglia.it;

garanteminori@regione.umbria.it;

garante.infanzia@consiglio.regione.toscana.it;

difensore.civico@consiglio.vda.it;

difensore.civico@consiglio.provincia.tn.it;

garantedirittipersonaminori@consiglioveneto.it;

info@garanteinfanzia-adolescenza-bz.org;

garante.infanzia@regione.liguria.it;

garanteinfanziaeadolescenza@regione.basilicata.it;

garanteinfanzia@consiglio.regione.campania.it;

segreteria.presidente@regione.sicilia.it;

assessore.istr.form@regione.sicilia.it;

fabio.pistarelli@regione.marche.it;

giorgia.latini@regione.marche.it;

presidenza@regione.veneto.it;

assessore.donazzan@regione.veneto.it ;

presidente@regione.fvg.it;

assessorelavoro@regione.fvg.it;

presidente@regione.sardegna.it;

pi.assessore@regione.sardegna.it;

TESTO:

Si chiede con assoluta urgenza l’eliminazione dell’obbligo delle mascherine a scuola per bambini e ragazzi in quanto inutili (lo stesso Ministero non ne riconosce l’efficacia, come da documento a firma del DG Giovanni Rezza), discriminatorie (i giovani studenti italiani sono gli unici cittadini europei a dover sottostare a questa norma) e dannose per il loro equilibrio psicofisico.

Ci si riserva la richiesta di risarcimento per tutti i danni subiti.

(Firma)