Oggi si è svolta una lunga e partecipatissima manifestazione degli studenti che sono sfilati per le vie dalla città da piazza XVIII Dicembre al Campus universitario

Impeccabile (vivaddio) la gestione della piazza da parte delle forze dell’ordine, riprova che ove c’è volontà è possibile farlo e che ove si faccia non capitano incidenti.

Molti pezzi di cittadinanza torinese sono scesi in piazza a sostegno dei ragazzi e a tutela della loro incolumità, messa seriamente in pericolo dalle forze dell’ordine il 28 gennaio in piazza Arbarello.

Determinati gli studenti che hanno sfilato per le vie della città. Gli slogan più ripetuti: “Questo corteo non è una passeggiata ogni scuola sarà una barricata”, “Lorenzo è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai”, “Contro il Governo (o la scuola, a seconda delle volte) dei padroni, 10, 100, 1000 occupazioni”.

Dure le critiche al Governo, a Lamorgese, al Questore di Torino Ciarambino, al PD, fautore dell’alternanza scuola-lavoro. Gli studenti si sono fermati davanti all’Unione Industriali dove si sono susseguiti molti interventi, tra cui quelli di alcuni esponenti dei sindacati di base che hanno ribadito come ci sia continuità tra la lotta degli studenti – lavoratori di domani – e i lavoratori.

In conferenza stampa gli studenti hanno chiaramente dichiarato che non c’è selezione etica tra le aziende nelle quali vengono svolti gli stage per l’alternanza scuola-lavoro.

Sul muro della sede dell’Unione Industriali è stato apposto un manifesto sporcato con della vernice rossa, a simbolo del sangue di cui, secondo i manifestanti, si sono macchiati gli industriali per le morti sul lavoro.

La seconda sosta è avvenuta davanti alla sede torinese del MIUR, sono stati messi per terra i ritratti dei politici che i ragazzi ritengono responsabili di cattive politiche, che sono stati, anche questi, sporcati col “sangue”. Qui gli interventi al microfono sono stati incentrati sui continui cambiamenti che negli anni sono stati apportati alla scuola e ai protocolli d’esame, senza, secondo i ragazzi, attenzione per la vita degli studenti.

La terza sosta è avvenuta al Gioberti, liceo che è stato occupato dopo i fatti del 28 gennaio in piazza Arbarello che hanno provocato aspre critiche dalla politica e dalla società civile.

I manifestanti sono poi arrivati al Campus universitario dove sono entrati, luogo dove è terminata la manifestazione.

Una manifestazione durissimamente critica, ma rilassata nello svolgimento, come altre manifestazioni che abbiamo visto in passato, finalmente i nostri ragazzi paiono tornati liberi, liberi di dissentire come hanno sempre fatto. Torino è da sempre fucina culturale, sociale e politica.

Alcune immagini video della partenza della manifestazione (durata 0:25):

L’intervento di una studentessa dell’ultimo anno del liceo linguistico Gioberti (durata 0:48):

Le dichiarazioni delle Mamme in Piazza per la libertà di dissenso (durata 1:15):

Alcuni stralci di interventi al microfono alla partenza della manifestazione (durata 5:07):

La prima sosta davanti all'Unione Industriali
La sosta davanti all'ufficio scolastico regionale
La terza sosta davanti al liceo Gioberti
L'arrivo al campus universitario
Gli studenti universitari accolgono il corteo