L’Istituto di Studi per lo Sviluppo e la Pace (Indepaz) ha denunciato l’1 gennaio 2022, l’omicidio di María del Carmen Molina Imbachi, leader sociale 31enne della Valle del Cauca, nel sud-ovest della Colombia. Nella pubblicazione, l’istituto ha riferito che il gruppo armato l’ha allontanata bruscamente dalla sua residenza e l’ha uccisa di fronte alla sua famiglia e alla sua comunità.

María del Carmen era una leader riconosciuta della comunità e rieletta segretaria del Consiglio di Azione Comunitaria del distretto di Buenos Aires nel municipio di San Pedro (Valle del Cauca).

Nel comunicato di Indepaz si legge “nella cittadina sono attive varie bande armate e gruppi, collegati con la criminalità e con la stessa sede del Comune, che pertanto commettono differenti delitti su commissione, tra cui minacce, omicidi selettivi, microtraffico ed altre attività che pongono in pericolo la vita della popolazione”.

Dalla firma degli Accordi di Pace, conclusi nel 2016 ma non rispettati dai governi di destra Santos e Duque per quanto riguarda la protezione ed il reinserimento degli ex guerriglieri delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, sono stati assassinati 1.286 leader sociali e difensori dei diritti umani.

Oltre il 90% di questi delitti rimangono impuniti godendo di coperture e protezioni sia a livello locale che del governo centrale.

L’ultimo massacro multiplo del 2021 (il 96° dell’anno) era avvenuto il 31 dicembre in un locale pubblico, situato nel comune di Ricaurte, giurisdizione di Guamal, Magdalena, dove erano stati assassinati tre uomini, il consigliere Willintong Tinoco Angarita e due suoi parenti.

da Rete Solidarietà Rivoluzione Bolivariana