Con indiscrezioni di stampa e una breve mail generica di qualche riga, è stato annunciato il passaggio di proprietà tra Gkn Melrose e Francesco Borgomeo, formalizzato con atto notarile oggi alle 10 a Roma.

Nella giornata di ieri, proprio mentre si definivano gli ultimi aspetti dell’accordo tra vecchia proprietà e nuovo proprietario, l’assemblea dei lavoratori ha approvato all’unanimità un testo sul closing annunciato “Noi non possiamo che prendere atto di questo passaggio, su cui non c’era nulla da concordare con noi e nulla, per il momento, è stato concordato. Entriamo in una nuova fase. Né più né meno pericolosa di quella precedente”. “Il passaggio di proprietà” continua il documento “avviene in piena continuità occupazionale e di diritti. Per quanto ci riguarda manteniamo stessi posti di lavoro, stessa accordistica, stesso libro matricola. E avviene in continuità di salute dello stabilimento visto che l’abbiamo preservato e curato. Così è, così dovrà essere. Qualsiasi soggetto industriale arrivi, lo deve fare mantenendo diritti e posti di lavoro. Non saremo mai terreno di operazioni opache o di ricatti.”

Sempre secondo il documento approvato dai lavoratori Gkn “i licenziamenti sono stati sconfitti non una, ma due volte. Avevamo detto che se sfondavano qua, avrebbero sfondato dappertutto. Qua non hanno sfondato. E questo è quanto portiamo in dote a chiunque voglia trarne coraggio, lezione, bilanci, metodo (…) Il rischio ora è di essere in un nuovo calcolo. Entriamo in una fase di attesa, dove non si rischia la morte improvvisa ma per lenta agonia”.

Il Collettivo non smobilita, quindi. La mobilitazione forse cambierà nei tempi e nei modi. Ma non cessa, per alcune ragioni fondamentali: primo, perchè niente è stato ottenuto. Non c’è stato alcun accordo. In secondo luogo, perché anche se accordo sarà, l’assemblea dei lavoratori e il territorio rimangono a guardia e supervisione di ogni passaggio della reindustrializzazione. E infine perché c’è un vincolo e un dovere di solidarietà verso tutte le altre lotte presenti nel paese.
Riguardo invece ai numerosi articoli e interviste apparse stamattina la Rsu Gkn sottolinea che “operazioni così delicate meritano un approccio più serio e attento, con informazioni dettagliate da dare in sede istituzionale alle rappresentanze sindacali e al collettivo di fabbrica. Gkn non è e non deve essere un show mediatico, ma una vertenza sindacale che parla del destino di un intero stabilimento e dei suoi lavoratori”.