Di Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi e della loro associazione triestina Linea d’ombra ci eravamo già occupati ai tempi in cui vennero denunciati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In realtà si erano semplicemente chinati sulle ferite dei migranti che giungono a Trieste dopo aver camminato giornate intere in condizioni disumane. I due coniugi, lui 85 anni, non si sono scoraggiati, tutt’altro. Ogni notte sono fuori dalla stazione di Trieste ad attendere quei ragazzi e a curare i loro piedi feriti.

Mi colpisce che Lorena a un certo punto tiri fuori una fiala di profumo. Nella mia rozzezza non penso che sia esattamente ciò di cui hanno bisogno, ma lei spiega che c’è una grande dignità in queste persone e che talvolta hanno pudore ad avvicinarsi anche perché non fanno una doccia da giorni e giorni. Quella fiala di profumo più che nascondere il cattivo odore, conferisce dignità.

E ogni notte sono lì, a curare i piedi piagati, a cercare un nuovo paio di scarpe e a regalare un po’ di profumo alla vita di chi cerca solo di vedere riconosciuta la propria dignità.

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