Il Black Friday è diventato il banco di prova per le più aggressive strategie di marketing e l’apoteosi di un modello di consumo insostenibile dal punto di vista sociale, ambientale e, spesso, anche economico. Ecco alcuni aspetti che nella frenesia degli acquisti non notiamo quasi mai. Ma ecco anche un lumicino che ci indica la via d’uscita da questo tunnel.

Venerdì scorso è stato il Black Friday, la giornata in cui si fanno gli affari migliori – o per lo meno si ha l’impressione di farli – e si celebra implicitamente il trionfo dei meccanismi di marketing più spinto, che inducono milioni di persone a dedicarsi in maniera febbrile e schizofrenica a fare ciò che, in fondo, fanno anche tutti gli altri giorni dell’anno: consumare. La “tradizione” è stata inaugurata negli anni ’20 dai magazzini americani Macy’s per scimmiottare il giorno del ringraziamento ed è stata affiancata negli anni dal Cyber Monday, dedicato ai prodotti elettronici.

Complice anche il Covid, negli ultimi due anni la maggioranza delle persone – il 58%, calcola il sito Inside Marketing – si è orientata verso gli acquisti online prediligendo i marketplace virtuali – Amazon su tutti – rispetto ai negozi fisici. Nell’era pandemica inoltre, i volumi di affari del Black Friday in Italia sono cresciuti di più del 50% rispetto al 2019, riporta Sale Cycle. Effetto della crisi economica innescata dai lockdown?

La compulsività di questo stile di consumo è confermata da un altro dato, fornito da un’indagine condotta da Hootsuite, programma per la gestione dei social network. Il 55,7% degli acquisti – riporta lo studio Digital 2021 – è avvenuto da cellulare. Questo aspetto è certamente coerente con un sorpasso in quasi tutti i settori del web dei dispositivi mobili ai danni di quelli fissi, ma rende l’idea della facilità, dell’immediatezza e quindi della sregolatezza che caratterizzano gli acquisti online, sempre più compulsivi e incontrollabili.

Sempre il sito Sale Cycle sottolinea quanto sia efficace dal punto di vista del marketing il timer che ricorda all’acquirente quanto tempo ha per concludere il proprio acquisto. L’abbandono del carrello – ovvero le procedure d’acquisto iniziate e non concluse – si può scongiurare mettendo semplicemente pressione all’utente attraverso un conto alla rovescia che lo manda in confusione, inducendolo a finalizzare l’acquisto e a farlo nel più breve tempo possibile, per evitare conseguenze.

E se provassimo a sfruttare questa occasione a fin di bene? Il grande pubblico sembra non pensarla così: i quattro prodotti più cercati del Black Friday sono infatti due consolle di videogiochi, uno smartwatch e uno smartphone. Siamo dunque senza speranza?

No! Un piccolo ma importante segnale arriva da Macrolibrarsi, storico partner di Italia Che Cambia, che in occasione del Black Friday 2021 ha ribaltato i concetti alla base di questo giorno declinandoli in chiave solidaristica e destinando gli sconti del venerdì nero a una onlus.

“Per l’etica e i valori che guidano il nostro lavoro – ha scritto il sito ai propri utenti –, questa email è diversa da tutte le altre che avrai ricevuto oggi. Forse è anche per questo che hai scelto di essere nostro cliente. In occasione del Black Friday in Macrolibrarsi non troverai sconti speciali e sbalorditivi (a parte quelli in essere), ma il tuo acquisto di oggi farà la differenza per un bambino la cui famiglia vive con meno di un euro e mezzo al giorno“.

Il 15% del ricavato dei tuoi acquisti di oggi – proseguiva il messaggio – verrà donato a Still I Rise, l’organizzazione indipendente fondata da Nicolò Govoni per assicurare istruzione, protezione e dignità alle bambine e ai bambini profughi, orfani e apolidi i cui diritti fondamentali sono stati negati troppo a lungo”.

Sperando che abbiate passato un buon Black Friday e che stiate trascorrendo un sereno Cyber Monday, vi ricordiamo infine che domani sarà il Giving Tuesday. No, mettete giù la carta di credito: non si tratta di un’altra giornata di sconti. Volete sapere cos’è? Cliccate qui.

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