IL 9 OTTOBRE MANIFESTAZIONE A ROMA

dalle ore 11 davanti al Ministero della Transizione Ecologica,

via Cristoforo Colombo 44

La crisi climatica ed ecologica è qui e ora, e quotidianamente si traduce in devastazione ambientale, sempre maggior inquinamento e problemi sanitari, cementificazione selvaggia, rincari dei costi energetici e delle bollette per cittadini e imprese, crisi economiche e produttive che aggrediscono i diritti e i redditi dei lavoratori. La riconversione ecologica deve essere radicale e immediata, ma governi e multinazionali continuano ad osteggiarla, anteponendo ad essa la priorità dei profitti e degli interessi economici e finanziari.

Di fronte a tali urgenze, mentre si susseguono i soliti e inconcludenti vertici internazionali, i governi italiani degli ultimi anni sono tra i più succubi delle lobby del fossile e dei grandi gruppi industriali, del tutto subordinati alle loro pressioni.

Cingolani, a capo del Ministero della “finzione ecologica”, ne è l’espressione più emblematica. L’uomo che sarebbe incaricato di portarci fuori dalla crisi climatica si scaglia contro gli ambientalisti “radicalchic” e porta avanti politiche in contrasto con le indicazioni drammaticamente stringenti dell’IPCC, organismo scientifico dell’Onu.

Nessuna iniziativa verso l’incremento delle fonti rinnovabili, verso le bonifiche dei siti altamente inquinati, né in favore delle nascenti “comunità energetiche”, una delle strategie territoriali in grado di rivoluzionare la produzione energetica in favore della salvaguardia ambientale e per una vera gestione democratica della produzione di settore. Vengono completamente ignorate le spinte dal basso, come a Civitavecchia e altrove, che realizzano progetti alternativi ad emissione zero e le rivendicazioni di quei lavoratori che hanno ben compreso come la finta transizione determini una grave crisi occupazionale oltre a perpetuare i profitti dell’economia da fonti fossili e l’inquinamento che ne consegue .

Ma invece assistiamo a continui interventi a favore di nuovi gasdotti e centrali turbogas, idrogeno blu, CCS, trivellazioni, grandi opere inutili, non ultimo persino le proposte di ritorno al nucleare…

È in atto un continuo GREENWASHING diventato pratica istituzionale per coprire i “regali” fatti al fossile: 20 miliardi all’anno in favore delle multinazionali di gas e petrolio.

Per questo la campagna Nazionale Per il Clima Fuori Dal Fossile, nata da circa tre anni a partire da tanti movimenti e comitati territoriali, reclama, proprio davanti ai palazzi del potere, un radicale cambio di passo e, se necessario, le dimissioni del Ministro Cingolani.


Abbiamo alle spalle la forza di lotte decennali, la credibilità di progetti alternativi validissimi, la volontà politica di non cedere mai più al ricatto occupazionale e la lucidità di coloro che prendono molto seriamente le grida d’allarme che le nuove generazioni e la comunità scientifica internazionale lanciano ogni giorno. Quindi, se il Ministero della Transizione Ecologica non ha intenzione di ascoltare i territori, saranno i territori a farsi ascoltare. Il tempo è scaduto. Incontriamoci a Roma sabato 9 ottobre, portiamo la nostra protesta e le nostre proposte sotto al Ministero per una vera riconversione ecologica e per la giustizia climatica.

Campagna Nazionale “Per il Clima Fuori dal Fossile!”
adesioni via mail: perilclimafuoridalfossile@gmail.com

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Telef. 331–7838197 ( Viviana ) 338–1195358 ( Renato ) 340–5276772 ( Riccardo )