Attraverso un comunicato diffuso dalla Farnesina, il Venezuela Bolivariano respinge il rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani sul nostro paese, che definisce un “falso contenuto” e di “origine tendenziosa”

Di seguito il testo integrale del comunicato:

La Repubblica Bolivariana del Venezuela, in relazione al rapporto pubblicato sulla situazione del paese dall’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani il 1° luglio 2021 ne respinge il contenuto fallace e ne evidenzia l’origine tendenziosa.

Questo rapporto è il risultato di una Risoluzione promossa da un ristretto gruppo di governi con gravi situazioni interne di violazione dei diritti umani, che ha cospirato per soddisfare la politica di “cambio di regime” promossa dagli Stati Uniti d’America contro il Venezuela.

Nonostante ciò, il Venezuela si distingue nel suo armonioso sistema costituzionale in difesa e garanzia dei diritti umani, che è stato lo scudo protettivo del suo popolo contro il barbaro blocco criminale imposto e diretto da Washington, costituendo una grave commissione di crimini contro l’umanità.

È particolarmente preoccupante che questo rapporto si basi su informazioni fornite da persone con motivazioni sconosciute e che non siano state debitamente verificate con le autorità dello Stato interessato, nonostante le ampie strutture che il governo venezuelano ha fornito per lo svolgimento delle sue funzioni nel territorio nazionale.

In questa occasione, sulla base di una manciata di presunte denunce di violazione dei diritti umani, vengono mosse accuse non verificate contro le istituzioni venezuelane, strumentalizzando la falsità costruita per alimentare artificialmente un fascicolo davanti alla Corte Penale Internazionale, con l’obiettivo politico di destabilizzare le istituzioni democratiche di paese.

Oltre a ciò, il rapporto omette di menzionare che in ciascuna delle 26 visite effettuate ai centri di detenzione e alle sedi delle agenzie di intelligence, l’Ufficio dell’Alto Commissario ha potuto intervistare centinaia di persone private della libertà, secondo le proprie linee guida delle prestazioni. Secondo le conclusioni consegnate allo Stato, le persone intervistate hanno confermato il pieno rispetto della loro integrità personale negli stabilimenti in cui sono detenute.

Il Venezuela ha chiesto all’Ufficio dell’Alto Commissario di condividere con le autorità nazionali le informazioni sui presunti casi menzionati nel rapporto, al fine di svolgere indagini rigorose e determinarne la veridicità e, se del caso, le relative responsabilità, in piena coerenza con la sua politica di assoluto rispetto dei diritti umani. Allo stesso modo, l’Ufficio dell’Alto Commissario è stato invitato ad accompagnare i processi di indagine sviluppati dalle autorità competenti.

La Repubblica Bolivariana del Venezuela, al fine di continuare ad intensificare la dovuta cooperazione con tale Ufficio, ratifica la propria disponibilità a mantenere canali di comunicazione e dialogo con l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, sulla base della stretta aderenza ai principi di obiettività, non selettività, imparzialità, non politicizzazione, rispetto della sovranità e dialogo costruttivo senza agende geopolitiche al servizio delle potenze egemoniche contrarie al diritto internazionale”.