Altre due grandi personalità come Don Luigi Ciotti, presidente del gruppo Abele e di Libera e Franco Cavalli, oncologo svizzero di fama mondiale, ‘scendono’ in campo a sostegno della battaglia per la sospensione temporanea dei brevetti dei vaccini: giovedì 3 giugno, dalle ore 18.30, saranno in diretta su https://www.facebook.com/right2cure.itla pagina Facebook “Diritto alla cura“ versione italiana della Campagna europea Right2Cure#NoprofitOnPandemic, per spiegare, insieme a Vittorio Agnoletto, portavoce del Comitato italiano della campagna, le ragioni del loro straordinario impegno civile e sociale.

“Occorre fare pressione – sostiene il Comitato Italiano della Campagna Right2Cure#NoprofitOnPandemic – ed esercitare tutte le azioni possibili in vista della scadenza imminente della riunione del Wto l’8 e il 9 giugno, quando il consiglio TRIPs – dal quale dipendono le norme sui brevetti – dovrà decidere, dopo diversi rinvii e dilazioni, se aprire ufficialmente la discussione sulla richiesta di sospensione dei brevetti, avanzata fin da ottobre scorso da India e Sud Africa. Questi due paesi, con l’appoggio di un centinaio di nazioni hanno reiterato la loro richiesta con ulteriori precisazioni, allargando la sospensione dei brevetti ai farmaci anti Covid-19 e ai kit diagnostici: l’attuale 20/30% di vaccinati in Italia e in Europa non ci mettono affatto al sicuro, se nei paesi poveri risulta vaccinato solo lo 0,3% e mentre la pandemia continua a imperversare in maniera disastrosa nel resto del mondo”!

Nessun profitto sulla pandemia, vaccini per tutti. Non solo è giusto, ma è anche possibile!”, questo è infatti il messaggio dello spot di promozione dell’evento, già in onda sulla pagina italiana della campagna, preparato dall’associazione Libera, una delle 110 realtà aderenti al Comitato Italiano che si sono impegnate, il 29 maggio scorso, in tante piazze nella raccolta anche cartacea delle firme nell’ambito dell’Iniziativa Cittadini Europei, ICE, per un milione di firme.

“Continuiamo con la raccolta di firme sia cartacee, sia on line – sottolinea il Comitato italiano. “Quando avremo consegnato 1 milione di firme la Commissione Europea sarà obbligata a rivedere la sua posizione di chiusura verso la proposta di moratoria. Non sappiamo quale sarà l’evoluzione della pandemia, in assenza di un piano vaccinale efficace a livello planetario, ma possiamo immaginare scenari drammatici: occorre “liberare” al più presto i vaccini dal pesante condizionamento dei brevetti esercitato da BigPharma e consentire alle diverse aziende dislocate nel mondo e dotate delle tecnologie adeguate di produrre i vaccini a prezzi accessibili per i paesi a basso reddito, di fatto oggi esclusi. Per coprire il fabbisogno di 7,8 miliardi di persone non basteranno certo né le donazioni, né le elargizioni e né l’invocata buona volontà delle multinazionali farmaceutiche. Occorre una scelta chiara e valida per tutto il mondo: la sospensione temporanea dei brevetti.”.